Scuola tra poveri… di GruppoLaTenda

Corrispondenza del gruppo : LA TENDA – Nuova serie n° 33 Settembre 2014

Il gruppo de LA TENDA vi invita all’ incontro “Scuola tra poveri”
che si terrà l’11 ottobre 2014 presso la parrocchia di S. Monica ad Ostia Lido (trenino per Ostia fermata Lido Centro)
dalle ore 9 alle 17,30 circa

 

La giornata avrà questo programma:

– la mattina, dopo una introduzione, ci sarà la presentazione di storie e testimonianze e poi uno spazio per il confronto tra gli intervenuti

– il pomeriggio ci divideremo in gruppi di lavoro articolati per provare a rispondere alle seguenti domande:

1. Quale il confronto possibile tra povertà e lavoro in una società fondata sui valori del mercato?

2. Quali ricchezze esistenziali possiamo trovare in noi e cogliere nelle altre persone in una situazione di povertà?

3. Cosa di fondamentale donne e uomini intorno a noi stanno già testimoniando e come incamminarci insieme su questi sentieri di essenzialità, solidarietà e condivisione?

4. Quali sono i luoghi comunionali dove i cristiani possono confrontarsi?

5. Quali risposte possiamo dare a livello personale e quali a livello comunitario?

– l’incontro terminerà con la condivisione del lavoro dei gruppi

(il pranzo sarà offerto dal gruppo de “La Tenda”)

Per informazioni o per chiedere ospitalità per la notte: gruppolatenda@gmail.com o

Chiara Flamini 3403837971 chiarafla@yahoo.it

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Carissimi amici,

con questa lettera vogliamo invitarvi al nostro prossimo incontro. Come già avevamo annunciato, il tema sarà quello della povertà visto dall’ottica che Papa Francesco ci ha indicato: vivere la povertà da poveri insieme ai poveri per poter in questo modo, alla scuola dei poveri, imparare ciò che è veramente essenziale e, guidati dalla presa di coscienza della nostra debolezza ed insufficienza, aprire il cuore agli altri e all’azione del Padre.

Ci sono situazioni che generano una povertà devastante ed è necessario che ognuno di noi si senta responsabile e sia capace di lottare contro una miseria che può causare l’espropriazione della vita. Ma è altrettanto importante impegnarsi a cogliere ciò che già germoglia, occorre essere attenti a chi continua a seminare vita e lasciarsi coinvolgere su questa strada. La povertà può divenire un’opportunità di vivere ciò che è essenziale. Vogliamo aiutarci, partendo da alcune testimonianze, a interrogarci e riflettere su ciò che di prezioso andiamo scoprendo in quest’ambito.

Occorre saper cogliere ciò che di veramente prezioso c’è nell’animo delle singole persone e saperlo far interagire.

Siamo dunque chiamati, come credenti, a collocarci in una prospettiva paradossale: quella di riorientare il cammino personale e comunitario assumendo la povertà come orientamento. E questo molto concretamente, con una verifica continua, perché non rimanga nelle parole e nei desideri.

Prendere sul serio la povertà significa orientarsi verso quella a cui siamo chiamati, personalmente e comunitariamente, alla scuola della cattedra dei piccoli. Come insegna Pio Parisi, essa consiste in quel cambiamento radicale nel nostro modo di guardare attorno a noi, “per cui scopriamo che quelli che non stanno in cattedra e che a nessuno verrebbe in mente di metterceli hanno tante cose da insegnarci. Questa è la meraviglia: sembra che siano solo da aiutare e invece sono quelli di cui abbiamo maggior bisogno e più possono aiutarci”.

Per prepararci a questo incontro vi proponiamo il testo di una conferenza di Padre Ghislain Lafont, che i nostri amici ben conoscono, che analizza novità e prospettive di questo anno con Papa Francesco; seguono due esempi concreti di impegno a fianco dei più poveri dove la solidarietà attiva tra poveri diventa preciso impegno politico.

Infine un testo da un intervento di Giorgio Marcello che ci aiuta, sulle tracce de “ La cattedra dei piccoli e dei poveri” di Pio Parisi a capire che un mondo più giusto, “per chi si rende conto della tragicità del mondo in cui viviamo e non si sente ben collocato in esso”, non può venire dalla presa del potere da parte dei poveri del mondo, ma solo dalla possibilità, attraverso le esperienze di solidarietà e di partecipazione, di sminuire l’importanza del potere in una società che ritrovi “assunzione di responsabilità, condivisione, compassione, conoscenza intima, cordiale e sofferta dei problemi di tutti”, “questo è il frutto proprio dei piccoli e dei poveri che si mettono insieme resistendo alla tentazione di diventare grandi e ricchi”

Chiudiamo la lettera con alcuni brevi messaggi dei lettori, che valgano da stimolo a superare pigrizia e timidezza e condividere idee e impressioni, insieme naturalmente a critiche e suggerimenti.

Lettera n° 33 Settembre 2014

Sommario:

1. Riformare la Chiesa? di Ghislain Lafont

2. Gloria Recio, l’imprevisto di Dio di Marie-Hélène de Cherisey

3. Un sistema che produce esclusione Intervista con Juan Grabois

4. Una riflessione sul tema della povertà di Giorgio Marcello

5. Lettere