Adesione delle Cdb piemontesi al comitato “Stop TTIP Torino”

Siamo uomini e donne delle Comunità Cristiane di Base (CdB) del Piemonte, che si sono riunite in convegno il 5 ottobre scorso a Torino per approfondire la conoscenza dei contenuti e delle forme dell’ecoteologia.

Abbiamo condiviso la consapevolezza dell’urgenza e della responsabilità della cura della Terra e di ogni creatura, coscienti che la cultura patriarcale androcentrica ha corrotto le relazioni umane non solo tra uomini e donne e tra adulti e bambini/e, ma nei confronti della natura e del cosmo, spingendole al dominio e alla rapina.

Nella medesima direzione ci sembra andare il TTIP, trattato per la liberalizzazione degli scambi commerciali tra USA ed Europa, condotto in gran segreto e minaccioso di ulteriori ricadute distruttive nei confronti dell’ecosistema e delle popolazioni, che le multinazionali, con la complicità di governi e istituzioni, vogliono ridurre a consumatrici sottomesse e silenti.

Aderiamo quindi con convinzione al Comitato “Stop TTIP Torino” e ci impegniamo a collaborare nelle iniziative di informazione e mobilitazione.

Le CdB del Piemonte

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STOP TTIP: 11 e 14 OTTOBRE LE GIORNATE DI MOBILITAZIONE IN ITALIA

Oltre 100 eventi in tutta Europa, decine di iniziative da Nord a Sud del Paese per fermare il trattato di liberalizzazione selvaggia tra Europa e Stati Uniti. Appuntamenti nazionali a Milano il 10-11 ottobre e il 14 a Roma, per fermare il TTIP ora! 11 Ottobre, ore 13.00 – Flash mob/Conferenza stampa al Forum dei Popoli Europa/Asia di Milano in occasione della Giornata europea di Mobilitazione Stop TTIP

Decine di iniziative in tutta Italia, centinaia in Europa. E’ il risultato di una delle più grandi mobilitazioni decentrate della società civile internazionale, ed ha come obiettivo il TTIP, Trattato Transatlantico di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti. Esso punta a creare il più grande mercato liberalizzato mondiale (40% del PIL globale) a tutto vantaggio di grandi imprese e investitori, ma minando alla base i diritti di lavoratrici e lavoratori, di cittadine e cittadini e delle comunità di entrambe le sponde dell’Atlantico.

In un percorso di avvicinamento alla Giornata di Azione globale dell’11 ottobre, che ha visto decine di incontri pubblici, lo sciopero e l’iniziativa pubblica della FIOM Milano l’8 di ottobre, la Campagna Stop TTIP Italia, coordinamento di più di 90 realtà di movimento, associazioni, organizzazioni sindacali e politiche, chiede il blocco immediato dei negoziati, evitando un trattato di liberalizzazione selvaggia tra Europa e Stati Uniti che metterebbe in discussione diritti acquisiti e sostenibilità sociale e ambientale.

Tra i principali appuntamenti nazionali: il Forum dei Popoli Asia-Europa a Milano il 10-11 ottobre e il 14 a Roma, in piazza Madonna di Loreto, per chiedere l’immediato ritiro del TTIP.
L’11 ottobre saranno migliaia le persone che si mobiliteranno dalla Scandinavia alla Grecia, dal Regno Unito all’Italia per dire “No” ad un accordo commerciale negoziato segretamente, che mette a rischio i diritti sociali ed economici dei cittadini europei, abbassando drasticamente gli standard di qualità di prodotti e di processi produttivi e dando in mano alle imprese il potere di denunciare gli Stati chiedendo compensazioni, in base a una previsione di perdita di profitto a causa di normative legittimamente votate da Parlamenti eletti. In Italia sono ormai decine le mozioni presentate per chiedere alle Amministrazioni locali di opporsi al trattato di libero scambio: Regione Toscana, Comune di Pisa, di Ancona, di Milano sono tra esse, così come stanno crescendo i comitati locali che sostengono la campagna.

“Il TTIP va fermato subito” dichiara Monica Di Sisto, vicepresidente di Fairwatch, tra le organizzazioni promotrici della campagna STOP TTIP, “per evitare un aggravarsi della crisi di sistema che stiamo vivendo con un’altra stagione di liberalizzazioni selvagge, e aprire un processo costituente sociale, economico ed ambientale in cui economia e commercio tornino strumenti, non obiettivi politici. Non possiamo permettere che i diritti sociali, economici, ambientali e il principio di precauzione diventino merce di scambio per tutelare gli interessi di imprese e investitori”.

“Chiedere il ritiro del TTIP” sottolinea Marco Bersani, coordinatore nazionale di Attac, tra i coordinatori della Campagna Stop TTIP, “significa difendere i beni comuni e la democrazia. Fermare il TTIP vuol dire immaginare una diversa uscita dalla crisi e costruire un’altra Europa dal basso”.

E tra le decine di iniziative l’11 Ottobre alle ore 13.00 a Milano: Flash mob/Conferenza stampa in occasione della Giornata europea di Mobilitazione Stop TTIP: Movimenti, parlamentari europei, associazioni e comitati presentano la Giornata di mobilitazione e le iniziative in Italia e in Europa per fermare il TTIP

Per informazioni:
http://stop-ttip-italia.net
https://www.facebook.com/StopTTIPItalia?ref=hl