Un autogol patriarcale

Doranna Lupi
Gruppo donne Cdb Pinerolo

In un recente collegamento delle donne delle cdb italiane e non solo, tenutosi a Bologna, sono rimasta colpita dal grande interesse delle partecipanti  per  l’opera  della studiosa Heide Goettner-Abendroth.che ha presentato in molte città italiane la sua ricerca sulle società matriarcali ancora esistenti nel mondo, finalmente tradotta e pubblicata dalla casa editrice Venexia .

La studiosa, nominata nel 2005 tra le mille donne di pace del globo per ricevere il Nobel, afferma che le società matriarcali sono consapevolmente costruite in linea femminile, su valori materni e sul lavoro materno. Sono, come principio, orientate verso i bisogni.  Per questo l’essere madre, che ha origine come un fatto biologico, viene trasformato in un modello culturale.

Hanno una struttura sociale non violenta, esistono senza lo sfruttamento di esseri umani, animali e natura.  Sono basate sull’ uguaglianza di genere e molte di esse sono veramente ugualitarie perché le loro decisioni politiche sono effettuate tramite il consenso, quindi non hanno la struttura di dominazione delle classi organizzate gerarchicamente. Si tratta di visioni, principi e linee guida sociali ben organizzati a cui tutti partecipano e che garantiscono modelli socio-politici buoni e una vita pacifica per tutti.

Per questo i loro valori sono di alto interesse, e le loro linee guida possono dirci ancora molto, così come le loro strutture economiche e sociali.

Tornando al nostro incontro di Bologna non mi ha quindi  meravigliata  che il documento finale del sinodo dei vescovi sulla famiglia, conclusosi in quei giorni,  abbia riscosso molto meno interesse tra le presenti.  Mi sembra ovvio che, in un ambito di autorealizzazione femminile come la famiglia, risultino più interessanti e attraenti modelli e strategie provenienti da società in cui vige un ordine simbolico materno, piuttosto che da un sinodo di soli padri spirituali  o di padri spirituali soli, alcuni in serena accettazione del celibato, altri molto meno.

Si tratta di un ennesimo autogol patriarcale continuare  a mettersi sulla scena in un esercizio di autorità sempre meno riconosciuto e corrispondente al desiderio vivo e alle necessità profonde della metà del cielo femminile.

Il lavoro attualmente in corso d’opera, come dimostra l’ Abendroth tra molte altre, è riportare alla luce archeologie del profondo, sepolte sotto millenni di storia patriarcale che svelano semplici verità come quella che all’inizio della vita ci sono le madri (matriarchè), con tutto ciò che ne consegue.

Poi i desideri e le necessità  faranno inevitabilmente il loro lavoro.