Lettera per la Palestina. Sconcerto e riprovazione di CdbSanPaolo

CdB San Paolo – Roma

Signora Presidente della Camera dei Deputati, on Laura Boldrini
Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi

intendiamo esprimervi il nostro sconcerto e la nostra preoccupazione per l’esito delle votazioni di venerdì 27 febbraio riguardanti il riconoscimento dello Stato di Palestina.

Sconcerto, cui aggiungiamo la riprovazione, perché non si è mai dato, almeno a nostra memoria, che a distanza di minuti la Camera dei Deputati approvasse ed il Governo accogliesse due testi nettamente contraddittori, di cui il secondo nullificasse il primo.

Preoccupazione, perché tale esito non colpisce solo i Palestinesi ma in generale tutte le popolazioni arabe. Se, da una parte, infatti i governanti arabi hanno posizioni ambigue e nei fatti non sempre favorevoli alla causa palestinese, nel timore che l’esempio di un popolo che aspira alla democrazia e si batte per la propria libertà possa contagiare le loro popolazioni, dall’altra, gran parte del mondo arabo vede nella colonizzazione israeliana della Palestina la dimostrazione della volontà dell’Occidente di tenere sottomessa l’intera nazione araba. Tale convincimento diventa fonte di frustrazioni, rancori, ire, volontà di riscatto che costituiscono il contesto da cui germinano il fondamentalismo religioso, l’estremismo politico e il terrorismo.

Il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dei tanti paesi che lo hanno manifestato, ha un grande valore, ancorché sul piano simbolico, perché è il segno che qualcosa in Occidente stia cambiando, che anche Israele debba sottostare al Diritto e che anche per il Popolo Palestinese potrà esserci Giustizia. Il voto della nostra Camera dei Deputati e l’atteggiamento del nostro Governo stanno al contrario a dimostrare che le resistenze sono ancora tante. Ciò non può che fomentare i fondamentalismi e gli estremismi.

Per altro il mancato riconoscimento solo apparentemente è un favore di cui il Governo Israeliano può ringraziare, perché la sicurezza di Israele, ora affidata a misure straordinarie quanto precarie la cui efficacia difficilmente potrà durare per moltissimo tempo, sarà assicurata solo quando alla forza delle armi subentreranno la forza del Diritto e la Giustizia.

La gravità dell’errore compiuto dal Parlamento e dal Governo italiani sono evidenti. Per questo dichiariamo pubblicamente che noi, cittadine e cittadini della Repubblica, in quel voto non ci riconosciamo e lo deploriamo.

A voi, però, signora Presidente e signor Presidente, chiediamo di assumervi la responsabilità che vi compete: di porvi rimedio.

La Comunità Cristiana di Base di S. Paolo – Roma