La nuova famiglia, in transizione: non perfetta ma più aperta di A.Santangelo

Alessandra Santangelo
http://27esimaora.corriere.it

Se l’industria dell’intrattenimento ha voltato definitivamente pagina sulla rappresentazione mediatica delle (complesse) relazioni parentali, da Modern Family a Transparent o Shameless, per citare soltanto alcune fra le serie tv di genere più amate e seguite, anche la ricerca scientifica si è adeguata al cambiamento di paradigma che definisce uno dei nuclei di interazione sociale fra i più antichi nella storia dell’uomo, la famiglia.

Al panorama complesso delle relazioni umane e genitoriali Rosa Cera, ricercatrice presso il dipartimento di Scienze umane dell’Università di Foggia, dedica un lavoro approfondito, Famiglie: luoghi di incontri e di confronti, da poco uscito per l’editore Franco Angeli, con un doppio intento: sul fronte accademico, attraverso la metodologia costruttivista, fornire un’istantanea di un’istituzione in continuo mutamento; dal lato sociale offrire ai diretti interessati, ovvero genitori e futuri tali, una guida utile per esplorare le potenzialità di un sistema sempre più articolato come quello familiare.

Il nucleo tradizionale, madre-padre-figli, si è arricchito nel tempo di nuovi modelli, come le famiglie monogenitoriali, le famiglie allargate o quelle omosessuali; di nuove figure, accanto al genitore può comparire una matrigna o un patrigno; e di nuovi ruoli, come il coinvolgimento dei nonni nel processo formativo dei figli. Il concetto di famiglia, indipendentemente dalla sua tipologia, perde il suo carattere solipsistico, tipico della metà del secolo scorso, e diventa una struttura aperta.

Nel rispetto della tradizione, l’istituzione familiare rimane quindi un’organizzazione interpersonale primaria; ma a dispetto della tradizione, gli individui che ne fanno parte sono chiamati al confronto anche in relazione agli stimoli esterni, compresi la scuola e i servizi dedicati sul territorio, in qualità di membri attivi di una società ormai a tutti gli effetti open source e globale.

Alla fragilità che Rosa Cera attribuisce a questo momento di transizione si contrappone la capacità di applicare, anche all’interno della microsocietà familiare, le stesse dinamiche utilizzate a una scala maggiore: il principio di democrazia all’interno del sistema e la capacità di gestire il conflitto.

Spunti di riflessione che si rivelano fondamentali, non tanto per la ricerca della perfezione — la famiglia perfetta non esiste — ma per offrire un supporto a chi sta svolgendo o si appresta a svolgere il mestiere più difficile del mondo, quello di genitore.