Noi Siamo Chiesa propone la discussione di importanti  problemi pastorali nel Convegno nazionale decennale di Firenze della Chiesa italiana

NOI SIAMO CHIESA
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Domani 9 novembre inizia a Firenze il quinto Convegno ecclesiale nazionale, a nove anni da quello di Palermo. L’evento a tutt’oggi è stato sostanzialmente ignorato dai media.  Le cronache si sono occupate giustamente  prima del Sinodo e poi dei gravi  scandali che stanno coinvolgendo una parte del Vaticano e che invano qualcuno dei vertici della CEI cerca di contenere presso l’opinione cattolica prendendosela coi giornalisti. L’incontro sarà comunque importante  perché avrà al centro-a nostro giudizio- la questione centrale del consenso formale oppure sostanziale al nuovo corso di papa Francesco da parte delle strutture organizzate della Chiesa italiana che saranno rappresentate dai 2500 delegati.  Attesissimo è quindi il discorso del Papa di martedì,  dopo che i suoi interventi alle assemblee dei vescovi della CEI sono stati critici ed esigenti.

Noi Siamo Chiesa” ha chiesto a suo tempo di poter partecipare e Mons. Galantino, segretario della CEI, ha accettato la richiesta. Sarà quindi una prima volta dopo anni in cui l’incomunicabilità, a livello di iniziative ufficiali, è stata permanente.  Abbiamo cercato  di capire, dai documenti e dai programmi, quale è la situazione di partenza. Essa ci è apparsa di grande indeterminatezza leggendo la “Traccia” introduttiva ed esaminando i  binari predisposti per lo svolgimento dei lavori. Nessun problema pastorale importante ci pare che sia  stato posto all’ordine del giorno.  Abbiamo quindi scritto il documento allegato che cercheremo di diffondere a Firenze. Esso contiene nove questioni sulle quali bisognerebbe almeno avviare la discussione. Questi problemi, molto italiani e che non riguardano questioni teologiche controverse, noi  li abbiamo affrontati negli anni  anche facendo proposte. Speriamo che l’incontro non si limiti a stare sulle generali per continuare in una ordinaria amministrazione per nulla soddisfacente.

Roma, 8 novembre 2015