Il futuro di A.Muscella

È sempre più evidente che il sistema economico vigente produce miseria, tanta miseria soprattutto perché non vuole o non è capace di dividere con giustizia ciò che riesce a produrre.
Il moderatismo del mondo politico cattolico e di una certa politica laica, nata per una giustizia sociale,
contribuiscono in maniera determinante a far marcire una situazione già preoccupante.
Le guerre commerciali fra continente e continente si acuiscono sempre di più .
La Chiesa cattcattolica può fare molto, per ciò che le compete, se smette di essere potere religioso.
E’ triste vedere il cattolicesimo “usato” dalla politica e dall’affarismo.
Stare vicino al potere o essere potere producono inquinamento.
Papa Francesco ha dato inizio ad un cambiamento, che è necessario non interrompere per poter essere di aiuto all’umanità .
L’intervento sulla natura è un invito a viverla in un modo tale che l’uomo possa immedesimarsi in essa. Anche questo è religiosità .

L’ Abruzzo ne è un bell’esempio con i suoi eremi immersi nel verde.
C’è da augurarsi che dopo un papa “ambientalista” gli possa succedere un papa “operaio” per sollevare con più vigore il problema lavoro in tutti i suoi risvolti.
Il peregrinare di masse di diseredati in cerca di un’ancora di salvezza ricade sulla supremazia di alcune nazioni sulle altre e sull’avidita’ di alcuni all’interno delle singole nazioni.
La Chiesa cattolica, purtroppo, è stata da sempre vicina “politicamente” a tali settori per riceverne denaro e garanzie.

Se è rasserenante ascoltare il papa attuale quando afferma che il Vangelo e’ gioia di vivere, d’altro canto dal Vaticano e dalla gerarchia mi sembra non traspaia tanta felicità.
Il funzionamento della macchina organizzativa spesso distoglie la mente dal contenuto del momento celebrativo. Il mondo cattolico è più interessato ai viaggi turistici verso il santo più miracoloso del momento e alla partecipazione, sempre meno numerosa, della pratica religiosa, che molti definiscono pietismo. Cio’ non porta a far risaltare il brano di lettura evangelica.
La gioia di vivere può scaturire dallo stare insieme perché anima e corpo partecipino a dare dignità all’essere umano. Nessuno deve rimanere isolato come avviene tra credente e credente e tra la gerarchia e il credente,dovuto anche alla mancanza di democrazia.

È auspicabile, pertanto , una lettura dei testi sacri con la partecipazione attiva della gente, in anima e corpo in ogni luogo, per creare quella comunità indispensabile ad un rapporto d’amore tra i fedeli di ogni ordine e grado.

Le Comunità di base vivono la prassi evangelica con lo spirito e la realtà del momento storico in cui si vive già dagli anni settanta non solo in Italia ma anche in Sud America, dove sono nate, e in Africa.
L’Unità dei cattolici e dei cristiani è possibile con l’aderenza al Vangelo, a cominciare dalla protezione dei più deboli non solo tramite le organizzazioni umanitarie ma soprattutto con la partecipazione attiva di tutti per la soluzione dei loro problemi .
Dividersi su altri problemi è secondario e pretestuoso. È il momento in cui la fede diventi testimonianza del concetto fondante dell’esistenza.

Il secondo comandamento, ama il prossimo tuo come te stesso, può essere la base del rinnovamento, se vissuto in umiltà senza barriere, per sostituire l’egoismo, l’affarismo, la corruzione ecc..ecc.
Sono impressioni e suggerimenti di un semplice cittadino, credente, che aspira ad una chiesa più cristiana e ad un mondo migliore.

Corropoli li 11 settembre 2016
Antonio Muscella