“Dio perdona io no” di B.Manni

Beppe Manni
(CdB Villaggio Artigiano – Modena)

Le ultime parole del dottor Veronesi, sono state di speranza: “Andate avanti perché il mondo ha bisogno di scienza e ragione”.

L’altra sera ho guardato il film per TV “La vendetta”
. Liam Neesun nei panni di Bryan un agente della CIA, viene cercato da un boss albanese che vuole ammazzare lui e la sua famiglia per vendicare il figlio ucciso anni prima da Bryan nel liberare sua figlia. “Che cosa farai ora?” gli chiedeva la moglie quando la figlia è stata di novo rapita, “Quello che so fare meglio, risponde l’eroe-assassino, uccidere”. Segue un orribile sequenza di uccisioni e stragi. Alla fine il boss solo, sono state massacrate trenta guardie del corpo e anche il figlio rimasto, si trova ormai ferito davanti all’agente che gli propone di lasciarlo vivere se promette di non cercarlo più.
Ora il regista aveva due finali a sua disposizione: il boss si arrende e decide di tornare dalla moglie e dalle figlie. Oppure…Viene scelta ovviamente la fine più truculenta. La vendetta piena: per il cattivo che non si redime, non c’è perdono. Egli infatti, in ultimo tentativo di uccidere l’eroe, viene finito con cinque (non uno) colpi di pistola.

I film americani sono pieni di supereroi che per un’offesa o la morte di un compagno, non catturano e assicurano alla giustizia il cattivo, ma lo uccidono dopo aver fatto fuori moltissimi nemici con una vendetta biblica di settanta volte sette. Agenti della CIA, poliziotti, marines, in Vietnam, Afganistan, Iraq, Centro Africa. A loro, i buoni, è permesso tutto, hanno la licenza di uccidere e distruggere. Sono film o telefilm guardati da tutti, non sono proibiti ai minori. Al massimo sconsigliati per qualche scena di sesso o di violenza troppo insistita.

Gli attori sono belli, conosciuti e affascinanti: incitano l’improvvido ascoltatore all’odio e alla vendetta.
Da una parte i politici parlano di giustizia e mediazione, il Papa di misericordia, pace e perdono.

Dall’altra le televisioni predicano la violenza e la vendetta.

Non ci si deve allora meravigliare se Trump abbia vinto con parole d’ordine orribili, urlate dai microfono di tutta l’America: venderò armi a tutte le famiglie, costruirò una barriera tra Messico e USA, toglierò l’assistenza sanitaria ai più poveri; basta aborto, aumento della pena capitale, nuovi armamenti e interventi di vendetta contro chi attenta alla nostra “libertà”.
Starebbe a noi europei forse più saggi e illuminati, arginare questa nuova barbarie che sta montando, alimentata dalla paura e dalla povertà. Non può portare che a un mare di sangue che rischia di allagare le nostre terre e il nostro mediterraneo. Non dobbiamo cedere alla suggestione della forza e della violenza. Il mondo ha bisogno della ragione, della scienza e del dialogo democratico.