L’oggi della nostra comunità di CdbIsolotto

CdB Isolotto – Firenze

Domenica  5 marzo 2017  la Comunità dell’Isolotto ha dedicato l’incontro comunitario ad una riflessione e verifica delle attività svolte, spesso in collaborazione con altre realtà cittadine e del quartiere. Condividere con le CdB le riflessioni e gli spunti emersi dalla socializzazione introduttiva e dal dibattito può aiutare a individuare temi e ambiti di attività di interesse comune.

Dalla socializzazione introduttiva sono emersi i seguenti spunti.

Comunità è una parola che può essere intesa in molti significati. Anche la comunità può essere chiusura e prigione. Noi la usiamo per esprimere il nostro tentativo di mettere al primo posto le relazioni personali e sociali: più e prima che una precisa aggregazione o associazione, siamo un orientamento verso un modo di essere. Meglio ancora, si potrebbe dire che siamo un’area di consenso e di partecipazione verso un modo di essere nella vita sociale e personale.

Siamo inoltre una realtà che partecipa al movimento del CdB italiane ed in tale contesto ha espresso un costante impegno attraverso la  presenza nel  coordinamento nazionale, l’ospitalità più volte offerta per gli incontri del coordinamento, la realizzazione dell’archivio CdB, la pubblicazione  del libro “Tracce di percorsi comunitari”, la socializzazione delle riflessioni che affrontiamo settimanalmente, le relazioni personali che alcuni/e della comunità mantengono all’interno del movimento, le collaborazioni in occasione  dei vari incontri nazionali CdB: questa area di riferimento ci appartiene anche se il senso del limite ci impone di ridimensionare tale nostro impegno.

Di particolare rilievo è l’incontro comunitario che si tiene ogni domenica mattina alle 10,30 gestito a turno da una decina di piccoli gruppi. E’ sempre un momento di religiosità e spiritualità non rigidamente confessionale e di approfondimento aperto su temi sociali ed esistenziali arricchiti dalla riflessione di tutti i partecipanti e dal confronto con istituzioni, esperti, realtà di base.

Come è sempre accaduto dall’inizio della nostra esperienza la Comunità  assume e sostiene l’impegno dei singoli che operano nei vari ambiti della realtà sociale  e collaborano  alla realizzazione di esperienze e vissuti che esprimono e  concretizzano le scelte ideali maturate insieme.

In particolare siamo presenti e collaboriamo con:

  • la Rete di Associazioni che ha dato vita al Progetto UBUNTU (tra cui la Comunità delle Piagge e la Diaconia Valdese): il progetto intende realizzare iniziative di accoglienza a migranti in particolare difficoltà: finora sono stati affittati ed arredati due appartamenti in cui accogliere un piccolo gruppo di donne immigrate con bambini (casa di Fucecchio) e un piccolo gruppo di giovani uomini (casa di Pontassieve) con lo scopo di dar loro sostegno iniziale e percorsi di autonomia; abbiamo partecipato aderendo al Progetto, contribuendo alla raccolta di arredi e oggetti necessari all’allestimento delle due case e partecipando ad iniziative di raccolta fondi;
  • la cooperativa Valle del Marro nella distribuzione a Firenze delle arance e clementine prodotti in Calabria nelle terre confiscate alla ‘ndrangheta;
  • l’associazione “Asso pace Palestina” partecipando a mobilitazioni ed iniziative a sostegno di progetti di solidarietà con il popolo palestinese;
  • il “Fondo Essere” per sostenere con prestiti di solidarietà o di microcredito persone e famiglie in difficoltà economica;
  • il Progetto di Microcredito regionale dell’ARCI chiamato “Percorsi di autonomia e solidarietà nella città di Firenze”. Il CEP-Comunità Isolotto svolge la funzione di Centro di Ascolto e ha continuato anche quest’anno a seguire il caso di una persona anziana che ha ricevuto (e restituito) 2 prestiti e con la quale si è sviluppato un rapporto di piena e reciproca stima e fiducia.
  • la Chiesa Valdese ed altre associazioni che si occupano del “problema carceri a Firenze” collaboriamo a cercare di risolvere alcuni problemi urgenti e a mantenere relazioni con carcerati.

Marco Benvenuti informa che partecipa alla  consulta e all’assemblea della  cultura ed alla commissione sicurezza sociale del Q4 con attività volte alla promozione culturale del territorio  ed in particolare nel 2016 abbiamo dato un contributo significativo per le iniziative su i “sessantanni dell’Isolotto“ e su i “cinquantanni dell’alluvione”. Avevamo proposto un coinvolgimento delle scuole per la trasmissione della  memoria e l’integrazione fra ragazzi provenienti da paesi diversi con i compagni di classe italiani ma la cosa non ha avuto seguito. Il nostro impegno nella commissione cultura continuerà anche nel prossimo anno.

Giampaolo Pazzi  socializza gli incontri avvenuti nelle scuole sul tema della Palestina.

Carmen Mennitto racconta la sua esperienza fatta con gli studenti del liceo Dante di Firenze , invitata dal coordinamento degli studenti a parlare della sua esperienza del primo voto alle  donne.

Paola Ricciardi comunica le attività dell’archivio storico che sta vivendo un periodo di particolare vitalità ed è attualmente piuttosto frequentato anche perché è stato reso più visibile attraverso il lavoro di immissione di dati web con il programma “Archimista”. Prosegue il lavoro di inventariazione, ha realizzato la pubblicazione   “Alluvione 50anni– il racconto di chi l’ha vissuta all’Isolotto” con una raccolta di materiali d’archivio e di testimonianze dirette. Continua la collaborazione con lo SDIAF che mantiene costanti contatti con il nostro archivio e invia collaborazioni con personale specializzato. Mantiene collegamenti e collaborazioni con realtà archivistiche istituzionali e non. Prosegue l’impegno dei/delle volontari/e  che si occupano dell’archivio a mantenerlo aperto e consultabile e ad animarlo con iniziative culturali legate alla memoria; prosegue inoltre l’impegno a mantenere attivo ed aggiornato il sito della “Comunità dell’Isolotto” e delle CdB italiane.

Luciana Angeloni dà notizia dell’aggiornamento e catalogazione della raccolta di libri  su temi, autori, esperienze legate ai percorsi culturali e di impegno sociale, politico, ecclesiale e religioso che hanno costituito la riflessione e la storia della comunità dell’Isolotto e delle comunità e movimenti di base Italiani fino ad oggi. La raccolta comprende anche libri prodotti da autori che appartengono alla comunità e o comunque hanno partecipato e condiviso la nostra esperienza. Questa importante dotazione di materiale librario rimane a disposizione di chi vorrà consultarla.

Maurizio Dolfi aggiorna sulla gestione degli spazi comunitari e la collaborazione che si è realizzata con una serie di associazioni che li  usano in modo costante per iniziative  di animazione sociale e culturale in sintonia con l’impegno ed i valori espressi dalla comunità dell’Isolotto e dal CEP che ne sono responsabili. Attualmente sono presenti alle baracche le seguenti attività con cadenza settimanale o comunque periodica :
– cori ensemble per canto corale tradizionale
– gruppo oltre di teatro ed espressività per anziani
– associazione salsagaia per balli caraibici
– gruppo meditazione
– gruppo yoga del martedì
– gruppo evangelico di preghiera
– alcolisti anonimi
– familiari alcolisti
– riunioni operative Assopace Palestina
– gruppo yoga del giovedi
– associazione “save the meeple” per giochi da tavolo
– coro musica Harmonica di musica rinascimentale
– associazione Ernesto di adozioni internazionali
– progetto teatro sociale per minori stranieri
– incontri gruppo di psicodramma
– incontri associazione Brahma Kumaris

Altre attività ed incontri sono stati ospitati occasionalmente su richiesta.

Questo intreccio di attività e presenze, ciascuna delle quali mantiene la sua identità ed autonomia, vive con consapevolezza lo spazio comunitario delle baracche come luogo di relazioni positive, gratuite, socializzanti, collaborative e si riconoscono nello spirito dell’esperienza della comunità dell’Isolotto.

Alcuni di loro sono presenti e partecipano a questa verifica portando il loro contributo di riflessione. Tutte queste collaborazioni continueranno ad arricchire questi spazi anche nei prossimi anni.

Pensiamo che  per la nostra comunità l’unica prospettiva praticabile sia continuare a vivere sulla soglia, di continuare a mantenere canali di impegno e comunicazione laddove gli uomini e le donne cercano la salvezza accomunati da quella disponibilità senza muri e confini che vivifica e promuove una crescita umana e culturale dei vissuti personali e comunitari.

L’assemblea si è conclusa, come ogni domenica, con la condivisione eucaristica del pane e del vino segno e testimonianza di una scelta umana ideale e religiosa che fa costante riferimento all’esperienza,  ai valori ed ai messaggi espressi dal vangelo.