Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico da M.Vigli

Lanciato l’appello per la sedicesima edizione della Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico del 27 ottobre 2017

Comunicato stampa del 21/07/2017 a cura della Redazione del sito www.ildialogo.org

Oggi 21 luglio, il Comitato promotore nazionale della giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico, ha lanciato l’appello per la sedicesima edizione di questa importante giornata di dialogo interreligioso che si terrà il prossimo 27 ottobre 2017. Tema della giornata sarà il ruolo delle donne nel dialogo interculturale e interreligioso.
La giornata, nata all’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001, è giunta alla sua sedicesima edizione e vuole continuare ad essere un punto di riferimento per quanti vogliono farsi costruttori di pace e impegnarsi attivamente per fermare quella che Papa Francesco ha definito la “terza guerra mondiale a pezzi” che si sta radicalizzando sempre di più. Aumentano vertiginosamente le spese militari e aumentano i conflitti violenti, con centinaia di migliaia di morti di cui si è persa oramai il conto.

L’appello parte dalle difficoltà gravi che sta vivendo il dialogo cristiano-islamico che è pesantemente condizionato dalle attività razziste dei partiti e movimenti ultranazionalisti e xenofobi che sono riusciti ad incrementare il proprio consenso popolare, focalizzando la loro propaganda politica sulla presunta minaccia che incomberebbe sull’identità culturale e religiosa dell’Europa, rappresentata come “bianca” e “giudaico-cristiana”.
È una storia che i popoli del mondo, e quelli europei in particolare, hanno già vissuto nel secondo conflitto mondiale caratterizzato da un feroce antisemitismo e dalla persecuzione degli ebrei fino allo sterminio di milioni di essi. Non si può essere così ciechi e miopi da non rendersi conto che non è possibile ripercorrere le stesse strade che hanno portato allo sterminio di alcune centinaia di milioni di persone nel corso della prima e della seconda guerra mondiale.
È necessario fermare questa politica miope e folle, che favorisce la guerra e le azioni terroristiche e non certo la pace, scaricando violenza e discriminazione proprio sulle donne, e sulle donne musulmane in particolare, che in questi anni sono state oggetto di atti di violenza e razzismo a sfondo religioso.

Da qui la necessità di mettere al centro la questione femminile e puntare decisamente all’impegno delle donne per la pace ed il dialogo interreligioso e interculturale.
Ma le cronache quotidiane ci dicono che la violenza non colpisce solo le donne musulmane, insultate e discriminate per il loro abbigliamento e per la loro religione, ma anche tutte le donne in genere, vittime di sempre più nuove forme di discriminazione e di violenze e di ripetuti e spesso cruenti femminicidi.
Chiediamo – conclude il comunicato – a tutte le comunità cristiane e musulmane uno sforzo comune per la pace e la salvezza dell’umanità.

Il Comitato promotore nazionale si augura che tutte le comunità cristiane e musulmane superino le difficoltà che esse stanno oggettivamente vivendo e si rimettano in cammino.
L’umanità ne ha bisogno e le future generazioni ce ne saranno grate.

A cura della Redazione del sito www.ildialogo.org