Giovanni Franzoni di M.Vigli

Marcello Vigli

Giovanni Franzoni non è più fra noi, ma questo sito ci aiuta a farne memoria, ricordando il suo interesse e il suo impegno per garantire che la nascente chiesa di base potesse avere gli strumenti per promuovere ascolto nella comunità ecclesiale.

Nel lontano 1972 il direttore e alcuni redattori dell’autorevole rivista il Regno, impegnati a farne l’espressione del cattolicesimo desideroso di realizzare il rinnovamento promosso dai documenti del Concilio Vaticano II, si dimisero per avere verificato l’indisponibilità dei Dehoniani, proprietari della testata, a consentire il raggiungimento dell’obiettivo.

Fu Franzoni da loro coinvolto nella ricerca di un’alternativa, a sostenerli nel progetto di dar vita ad un nuovo settimanale che sarebbe stato COM.

Fu ancora Franzoni, quando si verificò che l’impresa non era economicamente sostenibile, a favorire il coinvolgimento delle nascenti Comunità di base nel rilancio della testata come loro strumento per promuovere confronti sui temi da loro proposti e come sede delle loro testimonianze.

Questa scelta concise con lo svolgimento del referendum sulla legge che ha legalizzato l’interruzione delle gravidanze e il Com divenne il giornale, che raccolse la voce dei cristiani di base impegnati a sostenere il NO, raggiungendo una significativa affermazione.

Fu anche l’occasione per sviluppare la collaborazione con il settimanale Nuovi Tempi, espressione del protestanti progressisti, anch’essi favorevoli a consentire alle coppie, che avevano verificato la rottura del rapporto matrimoniale di scioglierlo legalmente.

Questa esperienza di collaborazione consolidò il rapporto fra le due riviste, già avviato nella promozione di comuni iniziative per l’affermazione dello spirito ecumenico e contro il regime concordatario per la laicità delle Istituzioni.

Fu quindi possibile una piena convergenza che in breve produsse la fusione fra le due redazioni e le nascita del settimanale ecumenico Com Nuovi Tempi.

Franzoni, inizialmente, preoccupato per il diffondersi di diffidenze e incomprensioni, fu il garante l’ispiratore del ”nuovo” soggetto ecumenico.

Roma, 13 luglio 2018