Ciao Sergio… di M.Vigli

…ci hai lasciati ricchi di quello che ci hai donato con la tua vita vissuta nell’impegno a costruire la Comunità nell’Isolotto, ma anche nel dar vita al movimento delle Comunità di Base, per il quale hai realizzato con tanta pazienza gli strumenti archivistici per garantirne la memoria.

Costruire comunità perché prima della vostra scelta, tua e di Enzo, esistevano le parrocchie che diventavano “comunità parrocchiali, se tra i “fedeli” si avviava una attiva collaborazione. Le Comunità nascono seguendo la vostra scelta a proclamarsi “di base” cioè autonome.

Non è stata una scelta facile, né tanto meno un cammino privo di ostacoli e difficoltà; si preferiva chiamarsi “dissenso”, ma progressivamente si definì la fine del rapporto privilegiato con la Stato e, al tempo stesso, si assunse autonomia dall’autorità nel rapporto con la Bibbia.

L’Isolotto fu della partita: non vi lasciaste distrarre dalla tentazione a privilegiare l’impegno politico, per di più avevate i vostri guai con la giustizia, e progressivamente contribuiste a costruire la proposta di chiesa, che tu hai così ben lasciata “a memoria” nel testo scritto per celebrare la Pasqua.

Ci hai meglio chiarito il significato del comandamento “fate questo in memoria di me”.

D’ora in avanti devi aiutarci a praticarlo. Ciao Sergio.

Marcello Vigli