Memoria di Rossana Rossanda di M.Vigli

Marcello Vigli

Per far memoria di quanto ci ha dato Rossana Rossanda con la sua vita, spesa per costruire una società di donne e uomini liberi e solidali, è bene raccontarne i diversi momenti come stanno facendo in molte/i su giornali e siti anche direttamente attraverso le sue parole.

Fra questi ce ne sono di meno noti come la sua partecipazione nella primavera del 1989 al convegno annuale delle Comunità cristiane di base sul tema: Donne e uomini per una terra di speranza. Esperienze di chiesa senza potere in una società in trasformazione e di fronte alla crisi delle istituzioni. 

La sua presenza come relatrice – lei “miscredente, o come si dice oggi non credente” – testimonia della sua attenzione a tutto ciò che si muoveva nella società, in questo caso nel mondo cattolico.

Chiamata a rispondere alla domanda: Quali realtà alternative di fronte ai processi mondiali di organizzazione e concentrazione dei poteri? indicò una via ben precisa da seguire, valida ancor oggi: 

“Anche se siamo isole, cerchiamo di vedere l’ampiezza dell’orizzonte che ci circonda. Portiamo la parola non dei poteri, ma del senso, dei significati di vita, in una società che ne va in cerca ma diffida di quelli vuoti. Ho un compito enorme, per voi, le vostre riviste, le vostre idee”.