40° Incontro nazionale delle CdB — 2-4 giugno 2023 –VIDEO DELLE RELAZIONI

Pesaro, 2-4 giugno 2023

Una Costituzione per la Terra
Pace, giustizia, cura della casa comune

Pace e giustizia non saranno mai garantite dal perdurare dei nazionalismi, del capitalismo di rapina, di un’economia che non è cura della casa comune, ma brama di ricchezza e di potere da parte di oligarchie sempre più ristrette ai danni della comunità umana e della casa comune, la Terra. Le molte guerre in corso ne sono tragica testimonianza, un retaggio del passato che l’umanità deve abbandonare.

Solo un’economia di cura nei confronti della nostra casa comune può guidare l’umanità sulla strada della pace e della giustizia in tutte le relazioni, come ha ammonito anche l’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Ed è la strada su cui la Rete Sinodo delle realtà ecclesiali italiane vuole spingere il Sinodo della Chiesa cattolica.

Per tutto questo è illuminante e profetico il progetto che va sotto il nome di “Costituente Terra”, ideato e promosso “perché la storia continui”. In particolare il progetto propone “l’alleanza tra i popoli”, un costituzionalismo sovranazionale: l’Unione Europea ne è un tentativo in atto e “dobbiamo dimostrare al mondo che è possibile nei fatti”.

La Terra non è solo un ammasso di minerali e rocce: è un essere vivente di componenti interconnesse, è l’insieme indissolubile di tutto ciò che vi abita, contribuendo alla vita di ciascuna componente. Il progetto ci propone di considerarla un soggetto titolare di diritti: come esseri umani ne abbiamo la responsabilità e dobbiamo esserne consapevoli e coerenti.

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Venerdì 2 giugno 

dalle ore 13:00 – accoglienza, sistemazioni, iscrizioni

ore 15:15 – inizio lavori: saluto della Segreteria, comunicazioni, informazioni organizzative

ore 16:00 – 18:30

UNA COSTITUZIONE PER LA TERRA
Pace, giustizia, cura della casa comune
intervengono: Luigi Ferrajoli, Sergio Paronetto, Letizia Tomassone

ore 19:30 – cena

ore 21:15 – proiezione del docufilm Le chiavi di una storia – la Comunità dell’Isolotto

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Sabato 3 giugno

ore 9:15 – 9:55
A che cosa servono le utopieValentina Pazé

ore 10:00 – 12:30 – lavori a gruppi 

ore 13:00 – pranzo

ore 15.15 – 15:55 
Un tempo per tacere e un tempo per parlare (Qo 3,7) Silvia Zanconato

ore 16:00 – 18:30 – lavori a gruppi 

ore 19:30 – cena

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Domenica 4 giugno

ore 9:00 – 12:30 – Assemblea di condivisione eucaristica (All’interno dell’assemblea eucaristica saranno presentati in breve i lavori dei gruppi e ci sarà il momento della condivisione di riflessioni, testimonianze, preghiere, propositi per proseguire insieme)

ore 13:00 – pranzo, saluti, partenze

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Luigi Ferrajoli –  professore emerito di Filosofia del diritto all’Università Roma Tre. Giurista, filosofo del diritto e della politica, allievo di Norberto Bobbio, ha scritto Diritto e ragione. Teoria del garantismo penale (Laterza 1989), Principia iuris. Teoria del diritto e della democrazia (Laterza 2007) e, fra i più recenti, Poteri selvaggi. La crisi della democrazia italiana (Laterza 2011), La democrazia attraverso i diritti (Laterza 2013), Il paradigma garantista. Filosofia e critica del diritto penale (Editoriale Scientifica 2014), Iura paria. I fondamenti della democrazia costituzionale (Editoriale Scientifica 2015), La logica del diritto. Dieci aporie nell’opera di Hans Kelsen (Laterza 2016), La democrazia costituzionale (il Mulino 2016), Manifesto per l’uguaglianza (Laterza 2018), Perché una Costituzione della Terra? (Giappichelli 2021), La costruzione della democrazia. Teoria del garantismo costituzionale (Laterza 2021), Per una Costituzione della Terra (Feltrinelli 2022)

Sergio Paronetto – ha insegnato per quarant’anni nelle scuole superiori dove ha curato percorsi di educazione alla pace, ha svolto il servizio civile alternativo al militare in Ecuador, ha partecipato al movimento “Beati i costruttori di pace”, ha contribuito a fondare il cartello veronese “Nella mia città nessuno è straniero”. Fa parte del Gruppo per il Pluralismo e il Dialogo, del comitato scientifico dell’Istituto di storia della Resistenza e dell’Età contemporanea di Verona, della redazione di “Mosaico di pace” e “Note mazziane”. È vicepresidente di Pax Christi e presidente del Centro studi. Collabora con le riviste «Mosaico di pace» e «Note mazziane». Tra le sue pubblicazioni: Pace nuovo umanesimo. Dal Concilio Vaticano II a papa Francesco (La Cittadella, 2015); Amare il mondo. Creare la pace. Papa Francesco e Tonino Bello (la Meridiana, 2015).

Valentina Pazé – è professoressa associata di Filosofia politica presso l’Università di Torino, dove insegna Teorie dei diritti umani. I suoi principali interessi di ricerca vertono sulle teorie della democrazia e dei diritti, antiche, moderne e contemporanee, sul comunitarismo e sul multiculturalismo. Tra le sue pubblicazioni: Il concetto di comunità nella filosofia politica contemporanea (Laterza, 2002), Il comunitarismo (Laterza, 2004), In nome del popolo. Il problema democratico (Laterza, 2011); le curatele dei volumi L’opera di Norberto Bobbio. Itinerari di lettura (Franco Angeli, 2005), La democrazia in nove lezioni (Laterza, 2010) e Diritti e poteri (Gruppo Abele, 2013) entrambi con M. Bovero; Cittadini senza politica. Politica senza cittadini (Edizioni Gruppo Abele, 2016), Libertà in vendita. Il corpo fra scelta e mercato (Bollati – Boringhieri, 2023)

Letizia Tomassone –  pastora della Chiesa Valdese, dal 2006 al 2012 è stata vicepresidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia; è docente e coordinatrice dei corsi di Studi femministi e di genere presso la Facoltà Valdese di Teologia di Roma e componente della Commissione per il Dialogo Interreligioso della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, fa parte del Coordinamento delle Teologhe in Italia, di cui è socia fondatrice. Attiva nella promozione del dialogo interreligioso, nei suoi studi ha approfondito il modo in cui la relazione tra interpretazione dei testi sacri, pratiche religiose e riflessione teologica determina la rappresentazione dei generi sessuali e influenza il linguaggio liturgico e della predicazione. Il suo interesse si rivolge soprattutto alla ricerca di un cammino di spiritualità che tocchi la concretezza della vita femminile: nella lettura della Bibbia, ma anche nella ricerca sulla Dea pre-patriarcale, e nella elaborazione di linguaggi liturgici adeguati a trasmettere un messaggio di pace e di libertà che coinvolga insieme donne e uomini. Inoltre sostiene, attraverso le possibilità offerte dal ministero pastorale, le opportunità di dialogo interreligioso, nella convinzione che la verità e la Sapienza non appartengono a nessuna religione, ma che esse ispirano i cammini di tutta l’umanità. Tra le sue pubblicazioni: Dialoghi in cammino. Protestanti e musulmani in Italia oggi (Claudiana, 2010); Un vulcano nel vulcano. Mary Daly e gli spostamenti della teologia (Effatà, 2011); Per amore del mondo. La teologia della croce e la violenza ingiustificabile (Claudiana, 2013); Figlie di Agar. All’origine del monoteismo due madri (Effatà, 2014); Crisi ambientale ed etica. Un nuovo clima di giustizia (Claudiana, 2015), Dialogo interreligioso e femminismi, Protestantesimo vol 72 n.4, 2017, p.369-377, Bibbia, Donne, Profezia (a cura di) L. Tomassone e A. Valerio (Nerbini, 2018), Donne di Parola. Pastore, diacone e predicatrici nel protestantesimo italiano (Nerbini, 2020)

Silvia Zanconato – ha studiato alla Pontificia Università Gregoriana, al Pontificio Istituto Biblico, alla Hebrew University di Gerusalemme e all’Università La Sapienza. Ha vissuto per molti anni a Roma dove ha insegnato religione in un liceo classico e Bibbia presso il centro di teologia per laici dell’Università Lateranense. Attualmente insegna all’I.T. “Vittorio Bachelet” di Ferrara.  Svolge attività di conferenziere e formazione biblica presso associazioni cattoliche e laiche, Istituti Religiosi e parrocchie italiane.
Mi sono occupata soprattutto di formazione biblica, ritrovandomi a scrivere una Bibbia per ragazzi, lavoro dal quale ho imparato l’importanza e la serietà del linguaggio. In realtà, tutta la mia formazione ha come punto nodale proprio questo: l’ascolto serio delle parole. Quelle antiche racchiuse nei libri sacri di cui mi sono innamorata, e di tutte quelle che mi capita di ascoltare. Imparare la lingua di chi parla, almeno provarci, per ascoltare – prima ancora di usare la lingua per parlare – è la cosa più preziosa che penso di avere imparato in tutti questi anni“.