NON SI PUÒ FARE TEOLOGIA IGNORANDO L’AFRICA. SPERANZE ED ATTESE DELLA CHIESA DEL CONTINENTE
di Claudia Fanti da Adista Documenti n. 103 del 17/10/2009 Se, come ha scritto il teologo tedesco Johann Baptist Metz, “non si può fare teologia ignorando Auschwitz”, lo stesso andrebbe detto per l’Africa, definita non a caso da dom Pedro Casaldáliga “la shoah del nostro tempo”. Lo aveva compreso molto
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