LA LEGGE DI DIO È SUPERIORE A QUELLA DEGLI UOMINI

di Alessandro Speciale
da www.liberazione.it

“Le legge di Dio è superiore a quella degli uomini”: il vescovo di Olinda e Recife, monsignor José Cardoso Sobrinho, si è giustificato così quando ha annunciato di aver comminato la scomunica alla madre di una bambina di nove anni – violentata e messa incinta dal patrigno ventitreenne – insieme ai medici che l’hanno fatta abortire. In realtà, il vescovo si è limitato a “dichiarare” la scomunica, perché la condanna della Chiesa per chi “procura” un aborto è automatica. Sobrinho ha però tenuto a precisare di non “pentirsi” della sua decisione, perché «è mio dovere allertare il popolo, affinché abbia paura delle leggi di Dio».

Le repliche, naturalmente, non si sono fatte attendere: il presidente brasiliano Lula, cattolico, ha parlato di Chiesa “estremista” e “inopportuna” mentre il suo ministro della Sanità, José Gomes Temporao, si è detto «scioccato dalla posizione radicale di questi religiosi che, sostenendo di difendere la vita, mettono in pericolo un’altra vita altrettanto importante».

A ricordare il vero volto della Chiesa, chiamata ad essere amica dell’umanità, hanno pensato le Comunità di base, in un comunicato in cui stigmatizzano anche la «lontananza radicale della Chiesa del Potere dai drammi umani e in particolare dalla condizione femminile».

Nelle stanze ovattate del Vaticano, non si è fatto invece mancare il sostegno al vescovo Sobrinho. Per il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione dei vescovi, intervistato da La Stampa , la scomunica è “giusta”, perché quello della bambina è sì «un caso pietoso ma il vero problema è che i due gemelli concepiti erano persone innocenti». Padre Gianfranco Grieco, capo ufficio del Pontificio Consiglio per la Famiglia, punta invece il dito contro la madre e i medici, che avrebbero cercato di farsi pubblicità con una storia che doveva “restare riservata”.

Ma un po’ di imbarazzo, negli ambienti ecclesiastici, la vicenda deve averla provocato: il quotidiano della Cei Avvenire , nell’edizione di ieri relegava la notizia a pagina 14, accennando pudicamente alle “polemiche” suscitate dalla scomunica senza insistere troppo sugli “attacchi” di cui la Chiesa sarebbe stata fatta oggetto.

Al di là della vicenda brasiliana, Oltretevere i grattacapi non mancano. Non accennano infatti ad esaurirsi gli strascichi polemici e le divisioni nella Chiesa suscitate dalla revoca della scomunica, voluta da papa Benedetto XVI, dei quattro vescovi lefebvriani. La Conferenza episcopale tedesca, in un comunicato, ha puntato il dito contro le “correnti” antisemite che attraversano tutta la Fraternità San Pio X fondata da monsignor Lefebvre e non si limitano certo al solo vescovo negazionista Williamson. Il distretto tedesco dei lefebvriani ha reagito parlando di “accuse infamanti” e tacciando i vescovi di Germania di un «subdolo rifiuto dell’autorità del papa». Peccato che proprio il superiore tedesco della Fraternità, Franz Schmidberger, appena nell’ottobre scorso abbia accusato gli ebrei di oggi di “correità” nel “deicidio” di Gesù.

Dalla Francia, invece, i lefebvriani se la prendono con una delle figure più autorevoli del cattolicesimo conciliare e aperto al mondo, l’ex-arcivescovo di Milano okCarlo Maria Martini. La sua – ha scritto il portavoce della Fraternità, abate Alain Lorans – non sarebbe altro che una “teologia sovversiva”, con l’aggravante di non essere nemmeno troppo “marginale” nella Chiesa.

Infine, nel cono d’ombra gettato dal caso Williamson e dalla revoca della scomunica ai lefebvriani, un ennesimo caso nella Chiesa cattolica continua a montare inarrestabile, soprattutto Oltreoceano: quello dei Legionari di Cristo, il movimento ultraconservatore molto amato da Giovanni Paolo II e che gestisce due università cattoliche a Roma. E’ emerso recentemente che il fondatore dei Legionari, Marcial Maciel, già accusato in vita di pedofilia e condannato da papa Ratzinger ad una vita di preghiera e penitenza, avrebbe avuto “almeno” una figlia e mantenuto di nascosto una doppia vita. La rivelazione sta avendo effetti devastanti sulla Legione e sui suoi aderenti, smarriti e confusi per le tante bugie del loro carismatico leader. Roma potrebbe correre ai ripari presto con un visitatore apostolico, cioè un ispettore con pieni poteri per rifondare l’ordine.