Paolo Farinella, prete: Pacco del mercoledì e altro

Cari Amici e Amiche,

nel mese di maggio sarò molto fuori Genova e non potrò spedire liturgie e altro per cui ho pubblicato sul mio sito (www.paolofarinella.eu ) le liturgie di tutto il mese di maggio: 3-6. Non le allego perché vi intaserei il box della posta. Sul sito trovate anche documenti dei “Comitati Dossetti”, referendum e altro.
In allegato invece il pacco solito con mie riflessioni sull’attualità e alcune informazioni importanti (almeno per).

Un abbraccio a tutte e a tutti.

Paolo Farinella, prete
Parrocchia S. Torpete – Genova

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«Il pacco del mercoledì»
Genova 27 aprile – 1 maggio 2011

APPUNTAMENTI

  1. 1. Sabato 7  e domenica 8 maggio 2011festa nazionale dell’EPILESSIA: in via XX Settembre a Genova, banchetto informativo e una mostra di quadri a Palazzo Ducale.
  2. 2. MERCOLEDÌ 18 MAGGIO 2011, ore 20,30 a CAGLIARI presso la comunità La Collina di Serdiana (circa 20 Km da Cagliari – Località S’Otta – Tel. e fax 070-743923 – e-mail: comunitalacollina@tiscali.it), conferenza di Paolo Farinella, prete dal titolo: «Unità d’Italia: lo Stato è laico? La Chiesa è libera?». Presenta e coordina Giacomo Mameli, giornalista.
  3. 3. LUNEDÌ 23 MAGGIO 2011, ore  20,45 a VERONA, nella sede dei «Gabrielli Editori»via Cengia 67 – San Pietro in Cariano, conversazione di Paolo Farinella, prete sul tema: «Perché resto! La Chiesa in cui credo». Per informazioni Tel. 045 7725543 – 340 5791171.
  4. 4. MARTEDÌ 24 MAGGIO dalle ore 17,00 alle ore 19,30 a PADOVA, Radio Gamma 5 (94Mhz) intervista Paolo Farinella prete su temi di attualità politica ed ecclesiale. L’intervista è in diretta e si può ascoltare in streaming collegandosi a collegandosi al sito www.radiogamma5.it e cliccando Ascoltaci dal Web!!
  5. 5. MARTEDÌ 24 MAGGIO, ORE 20,45 a CURTAROLO (Padova) c/o il Ristorante Falco d’ORO – Via S. Andrea 10 – Curtarolo (Pd), conferenza di Paolo Farinella, prete sul tema: «L’Italia e la Chiesa dove stanno andando?».
  6. 6. GIOVEDÌ 26 MAGGIO 2011, ore 21,00 a Gneova (Pontedecimo), presso la Casa della Beata Chiara in Pontedecimo (Via Beata Chiara), organizzata dal Gruppo Koinè, conversazione di Paolo Farinella, prete sul tema: «L’Europa cristiana: tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare».

 

LEONARDO DA VINCI RITROVATO: UN CASO INTERNAZIONALE

Il ritrovamento a Genova del disegno mancante del «Codice Atlantico» di Leonardo da Vinci, di proprietà Amedeo Barile e Francesco Maria Gerbino, e di cui avevamo parlato nel «Pacco del mercoledì» del 14-19 dicembre 2010), si sta facendo strada e sta crescendo alacremente. Un invito a consultarlo, a  divulgarlo e a segnalarlo nei vostri contatti e nei vostri siti. A chi può interessare ora sono state pubblicate due interviste: una nazionale sulla tv La7 e una internazionale sulla CNN inglese che vi dedica un lungo servizio. Chi fosse interessato, può consultare il sito e divulgarlo, dove sulla banda di destra, troverà i due servizi e tutti gli aggiornamenti ad oggi: http://www.leonardoritrovato.com/Il_Disegno_ritrovato/Home.html

 

GIOISCONO I DIFENSORI DELLA VITA

di Paolo Farinella, prete

Bin Laden è morto. Anzi, è stato ucciso con un intervento stabilito a tavolino da tempo. «Justice has been done – Giustia è fatta!» conclude Obama, ma forse intendeva «Revence – vendetta». C’è solo da domandarsi perché proprio adesso, se da almeno quattro anni lo pedinavano e sapevano dove era? Perché non è stato catturato vivo e deferito alla corte di giustizia dell’Onu? Perché il corpo si dice sia stato gettato in mare così in fretta? Perché si aveva paura che potesse rivelare segreti inconfessabili, come quando era al soldo degli Usa contro i Russi sempre in Afganistan? Bin Laden vivo e prigioniero era più pericoloso che da morto.

Negli Usa, in Francia, come in Italia, come in Lombardia la visione della politica estera, le strategie degli uomini «di Stato», sono regolate solo ed esclusivamente dalle elezioni immediate, fossero anche le elezioni dell’amministratore di condominio. Per racimolare quattro voti e risalire nei sondaggi oggi si fanno guerre, si ammazza, si annunciano riforme o meglio controriforme.

Obama è alle stelle. Berlusconi va a ruota di pavone, tutti esultano festeggiano e tremano per le conseguenze dei colpi di coda: forse si aspettavano che i seguaci di Bin Laden portassero i cannoli alla Cuffaro? I vescovi e il Vaticano hanno detto che non si può gioire della morte di qualcuno. Non si sono sprecati tanto! Il lavoro che fanno meglio e nel quale sono esperti insuperabili come il tonno in scatola è infatti: tacere, tacere, tacere.

Il governo, o meglio il padrone del governo ha dichiarato che mai il parlamento dovrebbe legiferare contro i principi cristiani e per racimolare l’appoggio cardinalizio e papalino, si affretta in vista delle comunali di Milano di promettere una legge sul testamento biologico in cui si costringe a soffrire con la forza anche chi cattolico non è, anche chi vorrebbe rifiutare le cure accanite, anche chi volesse porre fine alla propria esistenza per ragioni sue, fosse anche per disprezzo di Dio. No, signore e signori, non si può! Il governo del miscredente e sfruttatore di prostituzione minorile, nonché truffatore, mafioso, evasore fiscale, assassino di scuola e di economia e di costituzione, ha deciso di accarezzare il ventre dei cardinali miscredenti come lui, imponendo per legge che chiunque per sua sventura arriva ad una morte lenta deve essere nutrito e idratato per forza, anche con violenza. Il parere del malato non esiste, ancora meno quello della famiglia; il parre poi del medico vale meno del due di briscola.

Tutto in omaggio della «VITA» che deve essere rispettata dal «momento del concepimento alla morte naturale» come recita la litania del papa e del suo coro. Condannati a vivere, comunque e a dispetto di chiunque! Questo è uno di quei «principi non negoziabili» in cui si è incartata la gerarchia cattolica in adulterio attivo con una politichetta da strapazzo, secondo l’aurea regola d’ora della prostituzione di tutti i tempi: «tu dài una cosa a me e io do una cosa a te».

Questi difensori strenui della vita, oggi gioiscono dell’assassinio di Bin Laden che può essere un delinquente, un assassino, un mostro, un terrorista, il demonio in persona, ma resta sempre «una vita» che deve essere rispettata fino al suo decorso naturale. Perché si può interrompere «questa» vita per motivi superiori (elezioni in vista e sondaggi da fame!, che nobili motivi!!!) e non si può interrompere una gravidanza (a determinate condizioni) o una agonia lenta e disumana che nulla esprime della vita umana? Perché Bin Laden può essere ucciso per scelta e valutazione, mentre anche chi non vuole deve essere costretto a vivere con il cibo artificiale?

Quando mi daranno una risposta che sia al tempo stesso razionale e teologica, allora e solo allora comincerò a prendere in considerazione i «principi non negoziabili» che sono diventati una bandiera smunta, un grimaldello per scardinare l’autonomia del parlamento e la laicità dello Stato che ormai è solo una piccola e ridicola foglia di fica sulle vergogne cardinalizie: il segno visibile del nulla.

 

IMPUDICIZIA SENZA VERGOGNA
di Paolo Farinella, prete

Genova 04-05-2011.- Dopo la lettera spudorata di Berlusconi a Bertone per vantare che il suo governo ha portato la Pasqua di risurrezione ai migranti della Libia, tralasciando di averli fatti morire in mare, lo stesso ha avuto l’ardire di partecipare al carosello mediatico dell’idolatria di un papa dichiarato beato dal suo successore, realizzando così la condanna netta di Gesù: «E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?» (Gv 5,44). Già! Sarà beato lui, ma dove è la fede e la gloria di Dio? La gerarchia cattolica è mondanizzata totalmente: predicano l’umiltà e coltivano la prosopopea vanitosa; fanno i gargarismi con la povertà e vestono abiti costosi e calzature di marca; ci tengono a dichiararsi celiando umili servi nella vigna del Signore e sfoggiano sontuosi ammennicoli che mettono in esaltazione solo la loro persona; fanno i finti umili e sono tronfi carrieristi di mestiere. Sono esattamente una goccia d’acqua gemella con Berlusconi, malato di narcisismo patologico e demenziale, di autoesaltazione da neuropsichiatria, pupazzo dell’apparire senza consistenza interiore e senza spessore politico, tutto scena sopra un vuoto che poggia sul nulla.

Berlusconi, infatti, in Vaticano si trova a casa sua in base al principio omeopatico che «asinus asinum fricat» [l’asino si strofina con l’asino]. Prima di entrare nel circo di piazza San Pietro, ha dichiarato che il papa neo beato lo ha benedetto insieme a sua mamma (e ti pareva che potesse mancare la mamma!!), facendo intendere che lo avesse benedetto come capo di stato, di governo, dell’opposizione, del condominio … come l’unico uomo di Stato mondiale vivente! La fantasia non è il suo forte. Con lui c’era la madre! Certe mamme bisognerebbe farle fuori da piccole per impedire loro di fare stragi nazionali!

Alla fine dell’orgia idolatrica, il papa riceve la delegazione italiana, fatta dal Presidente della Repubblica, dal Berlusconi, da Schifani e da Fini e forse da qualche altro schiavo di corte. Passi per il Presidente della Repubblica che rappresenta l’intera Nazione italiana, ma gli altri? Berlusconi, uomo impudìco per sua ammissione, senza dignità, infangatore di tutto ciò che tocca, perverso politicamente e moralmente, sfruttatore di prostituzione, evasore acclarato, ladro, mafioso, immorale, ricco a scapito dei poveri, assassino di  migranti, spergiuro e falso di professione, perché è stato ricevuto? Il popolo semplice e anche quello complesso si domanda: se il papa fa finta che nulla sia successo, allora o c’è o ci fa. Personalmente credo che ci faccia, eccome se ci fa! Ora il debosciato che calpesta ogni santo giorno tutti quei principi cristiani che poi dichiara di onorare con le leggi su misura, può andare a Milano e vendersi la beatificazione del papa polacco come garanzia per il suo governo perché lui è ricevuto dal papa e spronato ad andare avanti come unico interlocutore.

Povero papato e poveri cardinaletti, se sono ridotti a doversi affidare alla indegnità e alla impudicizia del prostituto di Arcore! Non so più se è più vergognoso che Berlusconi vada alla festa o se lo è di più chi lo riceve e si fa fotografare con questo figuro accanto. E’ segno definitivo e certo che Cristo è morto di freddo!

 

REFERENDUM! ALLE URNE! ALLE URNE!

L’ULTIMO URLO DI DEMOCRAZIA .  IL 12-13 GIUNGO SI VOTA PER 4 REFERENDUM

E’ necessario «ABROGARE»,  quindi bisogna votare «SI».

Berlusconi è candidato alle elezioni comunali di Milano. I Milanesi e i lombardi devono sapere che è una truffa, perché lui mai parteciperà alle sedute e con ogni probabilità, appena eletto si dovrà dimettere perché credo che la presidenza del consiglio sia incompatibile con altre cariche (almeno questa!).

Un’altra truffa: non conta la gestione della Moratti o il programma politico amministrativo; conta solo vince anche con falsità e proprio mettendo il silenziatore sulla gestione Moratti che è fallimentare. Il progetto prevede il leghista Salvini come vice sindaco, cioè l’ignoranza presuntuosa, a prescindere!

Al punto in cui ci si trova, votare Pisapia è l’unico atto di dignità per riscattare Milano e la Lombardia dalla mafia di Formigoni e di CL che ormai  è solo un comitato di affari. Riscattare Milano e l’Italia dall’inquinamento di Berlusconi che prima cade e meglio è per tutti. Non hanno voluto accorpare i referendum alle amministrative buttando via oltre 300 milioni di euro e noi daremo loro una lezione che la dovranno ricordare per tutta la vita: andare a votare sia alle amministrative dove si vota, ma IN MODO PARTICOLARE AI RENFERENDUM (2 SULL’ACQUA, 1 SUL NUCLEARE e 1 SUL LEGITTIMO IMPEDIMENTO).

Quest’ultimo è il solo che conta per Berlusconi e infatti sta facendo di tutto per far fallire i referendum. Siamo a maggio e noi stiamo dalla parte del Piave che il 15/15 maggio e il 12/13 giungo mormora: «Non passa lo straniero». Andremo a votare in massa, andremo tutti a depositare 4 SCHEDE CON UN 4 GRANDI «SI» nelle apposite urne o, se dovessero boicottare le votazioni, accogliendo l’invito di Celentano, a depositare 4 BIGLIETTI CON 4 «SI» DAVANTI AL SEGGIO ELETTORALE, invadendo le strade di schede e di «SI».

Buttiamo a mare o nella spazzatura questi politicanti da strapazzo che usano noi per i loro sporchi giochi di potere. Non permettiamo più di manipolarci e trasformiamo la nostra indignazione in gesto politico e profetico.

Il referendum è valido se raggiunge il «quorum» dei votanti: 25 milioni di elettori + 1.

Le tv di Berlusconi e quella similpelle minzolinata boicottano; dobbiamo fare affidamento solo sulla rete e sulla nostra passione. Rassegnarsi adesso e perdere il referendum significa spalancare le porte del Quirinale al satrapo mafioso.

E’ necessaria la nostra mobilitazione e possiamo riuscire perché da soli, senza aiuto di tv e di giornali abbiamo raccolto quasi un 1 milione  e mezzo di firme per volere  i due referendum sull’acqua.

BISOGNA ANDARE A VOTARE IN MASSA: OGNI VOTANTE DEVE CONVINCERNE  ALMENO DIECI

Le domande del referendum sono 4:

1° QUESITO (ACQUA-1)

Vuoi eliminare la legge che affida la gestione del servizio idrico a soggetti privati o  privati/pubblici?  VOTA: SI

2° QUESITO (ACQUA)

Vuoi eliminare la legge che consente al gestore di avere un profitto  proprio sulla tariffa dell’acqua, se non investe rischiando del suo  per  la riqualificazione della rete idrica?    VOTA: SI
3°  QUESITO (CENTRALI NUCLEARI)

Vuoi eliminare la legge che permette la costruzione di centrali nucleari  sul territorio italiano?    VOTA: SI
4° QUESITO (LEGITTIMO IMPEDIMENTO)

Vuoi eliminare la legge che permette al Presidente del Consiglio dei  Ministri e ai Ministri di non comparire in udienza penale durante la  loro carica?    VOTA: SI

DIAMO 4 SBERLE AL GOVERNO, A BERLUSCONI E A BOSSI CHE FA IL FINTO TONDO.

 

E’ ATTIVO IL MIO SITO WEB: www.paolofarinella.eu dove alla finestra «BLOG» potete trovare:

  1. Alla finestra «Liturgia» trovate  il testo della liturgia della domenica successiva (che comunque accludo in questa spedizione) e l’archivio di quelle pregresse.
  2. Alla finestra «Il Pacco del Mercoledì»: trovate naturalmente Il pacco infiocchettato
  3. Alla finestra «News e Appuntamenti»: trovate avvisi e date di incontri vari in giro per l’Italia.

  1. E’ sempre attivo un sito di servizio http://www.genovasolidale.altervista.org/ dove troverete gli indirizzi, i posti, i servizi di Genova città solidale: utile a chi ha bisogno, agli stranieri, ecc. Vi si trovano anche i centri di raccolta e distribuzione vestiti.
  1. E’ attivo il sito dell’Associazione «Musica e Cultura San Torpete» dove si trovano i programmi dei concerti e delle attività culturali: http://www.musicaeculturasantorpete.com
  1. Associazione «Ludovica Robotti – San Torpete»: ludovicarobottisantorpete.jimdo.com

Il sito è opera di Alessio Ursida Parisi di Genova a cui va il mio plauso e la mia riconoscenza.

L’Associazione continua con discrezione l’attività di accompagnamento alle persone in difficoltà, come una fontana sulla piazza: dà acqua sempre a chi ha sete. Chi volesse alimentare la sorgente può servirsi di:

1. Bonifico bancario: Codice Iban: IT87D0501801400000000132407 – Per l’estero, Codice Bic: CCRTIT2T84A  c/o la Banca Etica, Via San Vincenzo 34R – 16121 Genova.

2. Bonifico postale: Codice Iban: IT10H760101400000006916331Codice BIC/SWIFT; BPPIITRRXXX

3. Conto Corrente Postale N. 6916331: Intestato a: Associazione Ludovica Robotti San Torpete


IL PD ovvero IL PDL DI RISERVA
di Paolo Farinella, prete

Genova 05-05-2011. – Il governo poteva cadere diverse volte in parlamento, costringendo Berlusconi alle dimissioni, specialmente sulle mozioni di politica estera: il 24 marzo sulla mozione del governo epr la partecipazione alla guerra di Libia, ben 12 assenze nell’opposizione salvano il governo che invece se fossero stati presenti poteva cadere e Berlusconi oggi sarebbe a casa. Il 28 aprile il governo presenta il documento più importante: la programmazione economica, cioè la legge finanziaria che qualifica un governo e senza la quale non si va da nessuna parte. Ben 24 assenze nella opposizione hanno permesso che il governo non fosse battuto e ora Berlusconi sarebbe a casa. Questi salvataggi in extremis stanno diventando la norma e qualcosa mi dice che nulla avviene per caso o per incidente. Credo che tutto sia programmato e il Pd – in cambio di cosa? – si è assunto il ruolo di Pdl di riserva. Sta di fatto che è lui a salvare Berlusconi ogni volta che si arriva al dunque, mentre poi va nelle piazze a gridare che «bisogna mandare a casa Berlusconi». Hanno la possibilità e non solo non lo mandano a casa, ma se lo tengono stretto. Cosa gli avrà promesso il corruttore sommo? Culatello tre volte la settimana?

Ora vi sarà la mozione della Lega, finta mozione, tutta beneficio dei creduloni leghisti che bevono e bevono tutte le porcherie che Bossi gli fa bere, e sono certo che il Pd voterà a favore per salvare l’onore estero del Paese, tenendosi Berlusconi ben stretto. Sig. Pd vada a quel paese e se ancora non ha l’indirizzo, se lo faccia dare dal suo padrone e signore: Silvio Berlusconi o direttamente dal cardinal Bertone che in quel paese c’è nato e vi abita abitualmente. Se gli iscritti al Pd, riescono a tollerare tutto questo, è segno che possono sopportare Berlusconi per altri 50 anni.

Per contrastare il virus del berlusconismo individualista ed egoista

 

ABBIAMO LANCIATO

LA BANCA DEL TEMPO CHI VUOLE SAPERNE DI PIU’ E SERVIRSI DELLA SCHEDA DI ADESIONE VISITI I NOSTRI SITI

  1. ludovicarobottisantorpete.jimdo.com
  2. www.paolofarinella.eu

Aderire alla BANCA DEL TEMPO è un segno di civiltà civile, antidoto all’inciviltà berlusconista e leghista

ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE «LUDOVICA ROBOTTI – SAN TORPETE»
c/o Parrocchia S. M. Immacolata e San Torpete – Via delle Grazie 27/3 – 16128 Genova
E-mail: paolo_farinella@fastwebnet.it – CF 95138500103

 

Di seguito il mio articolo su Repubblica di domenica 1 maggio 2011.

PRIMO MAGGIO, IL PAPA E LE CONTRADDIZIONI
di don Paolo Farinella

Oggi è il 1° maggio, giornata dedicata in tutto il mondo al lavoro e quindi ad uno dei fondamenti della società e dello Stato. L’articolo 1 della Costituzione italiana, quello che l’eversiva destra berlusconiana vuole cambiare, dice lapidariamente: «L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro». Il lavoro è il «fondamento», cioè la struttura portante della Repubblica. Senza di esso, crolla l’intero edificio, come dimostrano le cronache degli anni bui e tragici del berlusconismo, nato per distruggere le fondamenta delle Istituzioni repubblicane e democratiche. Cominciò fin dal primo momento con l’intenzione di modificare l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori (2000/2003), portato a compimento nel 2010 per mano del ministro Sacconi, una volta sedicente socialista. Negli ultimi anni (dal 2008), il governo dei corrotti ha creato ad arte le condizioni per uno stato permanente di «precariato del lavoro» come strategia politica. Il 29% di disoccupazione tra i 15 e i 35 anni dimostrano il fallimento totale di un governo che coscientemente vuole ridurre i propri cittadini in sudditi che devono vivere l’intera esistenza a cercare lavoro con il terrore che possano perderlo. Così li tiene in pugno e li esclude dalla vita sociale e civile: cultura, tempo libero, volontariato, politica. Il governo Berlusconi aveva iniziato con la spudorata promessa di un milione di posti di lavoro, finisce con la disoccupazione che vola al 30%. Chi ha creduto agli asini volanti, ora è servito.

Il 1° maggio quest’anno è anche il giorno della beatificazione del papa Giovanni Paolo II, ad appena 6 anni dalla morte. Capisco che le date sono importanti; capisco che è morto il 1° maggio; capisco anche che è la domenica dopo Pasqua che lui, caparbiamente, volle fosse dedicata alla Divina Misericordia, secondo la visione della polacca, suor Faustina Kowalska. Personalmente, da cattolico praticante e convinto, non credo nelle apparizioni, fenomeno comune a tutte le religioni, ma ritengo grave che una rivelazione privata diventi «modello» per la Chiesa universale. Papa Wojtiła ebbe due vite, distinte e separate e spero che un giorno, liberi dal sentimentalismo strumentale, si possa fare un bilancio vero, storico e teologico del suo pontificato. Non partecipo a questo carosello di alleluia e di esaltazione idolatrica di una persona, usata in un giorno che avrebbe dovuto essere lasciato alla laicità del mondo, senza occupazione religiosa, diventata un marketing che non lascerà segno di spiritualità. La fede è altra cosa dalle manifestazioni di forza. La massa è volubile: osanna e crocifigge.

Come uomo, Joseph Karol Wojtiła fu dirompente con i suoi gesti fisici e affettivi: fu un uomo carnale di grande relazione. Un uomo sul soglio di Pietro fu una rivoluzione. Se però lo si guarda dal punto di vista teologico ed ecclesiale fu una tragedia: «polacchizzò» la Chiesa universale e la frantumò in sètte e gruppi settari autoreferenziali. Creando la prelatura personale dell’Opus Dei diede a questa organizzazione dalla struttura massonica (e forse non solo) un potere all’interno della Chiesa che non ha eguali in due mila anni di storia. Fece spazio ai Legionari di Cristo, coprendo anche le malefatte immorali e delittuose del suo fondatore, Marcial Maciel Degollado, diventandone se non complice, almeno responsabile. Permise l’espansione di Comunione e Liberazione e dei Neocatecumenali, chiesuole nella Chiesa con la presunzione di essere «più chiesa». Distrusse la teologia della liberazione in America Latina, lasciando campo libero alle sètte che oggi dominano. Contrastò il santo vescovo martire, Oscar Romero, che lasciò solo e quindi facile preda dei suoi assassini. Svuotò il Vaticano II che il suo successore sta egregiamente seppellendo. Beatificare Wojtiła significa beatificare il principio di contraddizione. Grazie, non partecipo al coro.

 

DOCUMENTI

Nel mio sito,  insieme al «Pacco», autorizzato dal direttore p. Alberto, pubblico un documento di 12 pagine a più voci, molto bello, di cui riporto i titoli. Sono documenti dei «Comitati Dossetti» in difesa della Costituzione che vale la pena leggere per nutrirsi di acqua fresca e pane caldo in questo tempo di carestia istituzionale e democratica

[Fonte: KOINONIA FORUM 260 (30 aprile 2011) http://www.koinonia-online.it Convento S. Domenico – Piazza S. Domenico, 1 – Pistoia – Tel. 0573/22046].