Esperienze di speranza

Daniele Dal Bon

Cari amici,

ho terminato un altro libro dove ho raggruppato le mie rubriche pubblicate su “Tempi di Fraternità” e i Diari di Viaggio in oltre quindici anni. E’ in word a libro fotografico, a stamparlo verrebbe a costare sui cinquemila euro; non serve e poi anche il libro non verrebbe letto da tutti. E’ una raccolta di consultazione delle varie esperienze. Si dice che i libri si tengono in biblioteca ma poi anche i libri si finisce di darli via, il cd oltre a tenere meno spazio costa meno. Quindi l’ho messo su un cd ed ogni copia verrebbe costare meno di cinque euro. E poi con la tecnologia che avanza è un primo passo verso l’e-book. E’ un bel “giocattolino” che si può leggere in ogni luogo sfogliando, girando, ingrossando i caratteri come fosse un libro. Purtroppo dobbiamo abituarci o almeno adattarci, i giovani sono su questa strada e poi costa meno. Da parte mia questa pubblicazione è anche “un cammino della vita” quindi vi propongo la mia presentazione. Intanto ho detto a Tom Cossolo che mi stampi una copia cartacea rilegata come fosse una tesi. Ormai sono quasi dieci anni che lavoro con la macchina digitale: sono stato uno dei primi e sono rimasto l’ultimo…
Se vi fa piacere potete chiedermi una copia.

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ESPERIENZE DI SPERANZA

Verba volant, scripta manent: cioè le parole volano e gli scritti restano sentenziavano gli antichi.

E questa raccolta di collaborazioni di trent’anni a “Tempi di Fraternità” ormai è storia. Con la “Tecnologia” che avanza, la storia si ripete, ma oggi ancora di più: bastano dieci anni per far diventare “storia”. Sono ormai 15 anni che ho stilato la prima pagina della rubrica, “Dal mondo ai Semi”, sei anni il mio primo diario, dieci anni il mondo a Torino, dovrei aggiornarle, anche solo logisticamente, magari farne un’altra serie con altre foto e altre parole ma sarebbe un’altra cosa, questa è storia, un ricordo che, oggi, che ci lasciamo prendere sempre di più dal quotidiano, riguardare le vecchie foto, il fermarsi un momento, ci fa capire quanta strada abbiamo fatto in così poco tempo, e davanti a scenari odierni di guerra ci fa pensare che c’era già chi l’aveva ipotizzato: piccoli passi che bisogna percorrere, non ci sono altre strade…“Semi di Speranza”che ora con questo “recupero della memoria”, li vedo germogliare…e poi a me ricordano, con rimpianto e nostalgia gli anni passati con mia mamma, che mi organizzavo i lavori non facendogli mancare mai niente.

Questi quindici anni sono un mio “cammino”, se riuscite a leggere tutto, capite quanta strada ho fatto per uscire dal “lutto”, come mi ha detto una mia amica: “Daniele tanti al tuo posto spendono molti soldi dallo psicologo”, o altri: “Chi l’avrebbe detto che saresti uscito!” ma vale sempre quella frase che mi ha scritto un amico: “Daniele dopo tanti campi di lavoro che hai fatto per gli altri te ne aspetta ora uno molto lungo dedicato a te, che riuscirai a farlo grazie agli amici che hai attorno”.

Purtroppo sono ricordi che non torneranno più e bisogna, partire dalla cenere, da questi semi per guardare avanti come stà scritto nella mia casa di campagna (la dacia come la chiamano i russi la loro seconda casa) in una frase di Giò Ponti: “Mi interessa lo splendore del passato ma ancora di più mi interessa lo splendore del futuro”. E’ il futuro è sulle strade del mondo, l’incontro con gli altri, perché solo insieme riusciremo a creare un futuro più sereno; avere voglia di crederci, di mettersi in gioco e, chissà, “riallacciare” qualche rapporto di collaborazione tra di noi.

In questo dvd ho raccolto le mie esperienze di un periodo della mia vita, la collaborazione con “TDF”, è stata continua quando non potevo più fare viaggi lunghi. Sono piccole esperienze di solidarietà, alcune si sono evolute, altre non esistono più però tutte significative.

Quando ho smesso di scrivere qualcuno mi domandò: e ora cosa fai? Mi aspetta molto lavoro, riprendere i viaggi e i lavori fatti in precedenza, ho già oltre dieci anni di collaborazione con l’Ufficio Migranti di Torino e poi la vita continua con “purtroppo” sempre più problemi sociali che a chi manca lavoro dice “per fortuna”…tutto è relativo a questo mondo; e poi posso anche pensare a me stesso, a dormire, a leggere un libro, o bagnarmi i piedi sulla rugiada del mattino nel mio Ciabot, a prendere la vita con più calma e osservare le stagioni che passano!

Grazie dell’amicizia! Grazie per avermi letto ed arrivederci alla prossima!

Daniele Dal Bon
danieledalbon@yahoo.it
www.peacelink.it/dalbon

Il primo servizio che si deve al prossimo è quello di ascoltarlo. Chi non sa ascoltare il fratello ben presto non saprà neppure più ascoltare Dio. (Dietrich Bonhoeffer)