Vaticano: suore americane ”dissidenti” respingono accuse

Asca-Afp 12 Giugno 2012

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Una delegazione delle suore americane accusate dalla Santa Sede di dissenso per le loro posizioni liberali su temi come la contraccezione, l’omosessualità e il sacerdozio femminile, sono state ricevute oggi in Vaticano per spiegare le loro posizioni.

Un rapporto delle autorità della Congregazione per la dottrina della fede aveva accusato le esponenti della Leadership Conference of Women Religious (LCWR), che rappresentano circa l’80% delle 45 mila suore negli Stati Uniti, di promuovere ”tematiche di femminismo radicale”. Dell’incontro di oggi non sono emersi particolari, ma le suore hanno già respinto le accuse contenute nel rapporto, sostenendo di non aver violato alcuna dottrina e contestando la segretezza in cui si e’ svolta l’inchiesta nei loro confronti.

Secondo suor Simone Campbell, che rappresenta il gruppo, le critiche sono il frutto di una scelta politica, visto che le suore hanno appoggiato apertamente la riforma sanitaria del presidente Barack Obama, osteggiata invece dalle autorità ecclesiastiche americane. ”Il Vaticano si e’ chiaramente risentito del fatto che abbiamo comunicato il nostro punto di vista politico”, ha detto nei mesi scorsi alla stampa. ”Quello che ci divide non è la fede, è la politica’.

2)
Non si placa lo scontro fra le autorità ecclesiastiche e le suore statunitensi ”dissidenti” della Leadership Conference of Women Religious (LCWR), che rappresentano circa l’80% delle 45 mila suore negli Stati Uniti, accusate di ”dissenso” e di promuovere ”tematiche di femminismo radicale”.

Due suore della LCWR sono state oggi in Vaticano per discutere i rilievi mossi dalla Congregazione per la dottrina della fede, ma l’incontro non ha risolto la questione. ”E’ stato un meeting aperto e abbiamo avuto l’opportunità di esprimere le nostre preoccupazioni”, ha detto una di loro, Pat Farrell, in un comunicato, aggiungendo che la LCWR riunirà i suoi membri in assemblea ad agosto per decidere una risposta formale. Dopo un’indagine di tre anni, l’ex Sant’Uffizio ha criticato le suore statunitensi per loro posizioni liberali su temi come la contraccezione, l’omosessualità e il sacerdozio femminile. Il Vaticano ha detto che l’incontro si e’ svolto in un’atmosfera ”aperta e cordiale”, ma ha insistito sul fatto che le suore devono rispondere alle autorità vaticane. La Conferenza delle sorelle americane ”resta sotto la suprema direzione della Santa Sede”, ha detto il portavoce della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi, insistendo sul fatto che le suore hanno oltrepassato la linea della dottrina.

Le suore hanno già respinto le accuse contenute nel rapporto, sostenendo di non aver violato alcuna dottrina e contestando la segretezza in cui si e’ svolta l’inchiesta nei loro confronti. Secondo suor Simone Campbell, una delle leader del gruppo, le critiche sono il frutto di una scelta politica, visto che le suore hanno appoggiato apertamente la riforma sanitaria del presidente Barack Obama, osteggiata invece dalle autorità ecclesiastiche americane.