Famiglie oggi

Jens Hansen
www.chiesavaldese.org

Incontro internazionale organizzato dalla Chiesa evangelica della Westfalia sul tema delle famiglie

Tutto inizia nel 2012, anno in cui l’esecutivo della Chiesa della Westfalia presenta un documento con lo stesso titolo al suo sinodo. Il documento da allora è stato largamente discusso e sono ormai stati avviati dei processi importanti di riflessione e analisi nelle singole chiese. Ora che le riflessioni sono instradate e hanno un certo spessore, la Chiesa della Westfalia ha invitato le sue chiese partner sparse per tutto il mondo per discutere insieme questo vasto tema e per allargare l’orizzonte del dibattito al di là dei proprio confini ecclesiastici. Dal primo al 3 luglio rappresentanti dall’Asia, dall’Africa, dal Sudamerica e dall’Europa sono venuti a Wuppertal ed hanno approfondito e largamente discusso il tema della famiglie. Per dirlo già adesso, è stata una tre giorni intensa e molto interessante per tutti gli argomenti affrontati, ma anche per il programma organizzato dalla Westfalia con la celebrazione del culto di apertura in un luogo molto simbolico e significativo: la chiesa di Wuppertal Barmen dove 80 anni fa si organizza la chiesa confessante contro Hitler. Dal 29 giugno questa chiesa ospita una mostra sul tema al cui centro c’è l’esposizione dell’originale della dichiarazione.

Vado con ordine

Sono cresciuto in una famiglia tedesca tipica per il periodo che va dalla seconda metà degli anni cinquanta fino alla fine degli anni sessanta. Eravamo nel pieno boom economico e anche nel boom delle nascite. famiglieLa mia famiglia era come tutte le altre: madre, padre e tre figli. La famiglia era vista come nucleo della società e come prima istanza di educazione. Infatti, a nessuno dei miei sarebbe venuto in mente di portarci all’asilo e di delegare così l’educazione dei primi anni di vita ad altri. Era scontato che mia madre non lavorava, peraltro avrebbe allora avuto bisogno della firma di mio padre per poterlo fare! Mio padre invece portava a casa il denaro. Nonostante frizioni e crisi, il divorzio non era all’orizzonte, ci si doveva mettere d’accordo e le crisi vissute all’interno delle mura domestiche non uscivano da esse. Fuori il mondo doveva sempre sembrare a posto.

Penso che per molti della mia generazione anche in Italia le cose siano andate così. L’idea della famiglia nucleare nata nell’800 nella borghesia benestante era diventato il traguardo di molti e rappresentava l’idea e l’ideale della famiglia del boom economico del secondo dopoguerra.

Oggi la situazione è ben diversa: non esiste più LA famiglia, ma ci sono le famiglie. Quello che nella mia infanzia era la norma, nella Germania attuale fa nemmeno la metà delle famiglie. Il quadro è completamente cambiato: coppie sposate con figli, coppie senza figli, convivenze con e senza figli, famiglie monogenitoriali con figli, famiglie patchwork, relazioni week-end, matrimoni pendolari, famiglie con due dimore e tutto in chiave sia etero sia omoaffettiva.
famiglie

Comunque sia, in tutte le sfumature della famiglia rimane una costante di fondo: ognuno di noi ha una qualche famiglia, la famiglia è un tema che ci coinvolge perché ha a che fare con il nostro passato, con il proprio presente e anche con il futuro. Nella sua diversità, la famiglia come istituzione viene vista in crisi, si sperimenta un indebolimento delle famiglie e delle funzioni che le famiglie come pilastro base dovrebbero avere. E le chiese si trovano in mezzo alla sfida di dare forma e contenuto a un lavoro con e per le diverse forme della famiglia, e ciò di fronte al fatto che statisticamente la famiglia rimane l’istituzione più affidabile nella società (il 75% delle scelte espresse in un’indagine Statistisches Bundesamt [Istat tedesco]).

L’analisi biblica

Non c’è l’idea della Famiglia con la F maiuscola nella Bibbia, anzi ci sono dei modelli diversi che spesso hanno anche delle forti ombre. Dice la prof.ssa Duwe del Botswana: “Credo che non c’è mai stato un tempo in cui esisteva un tipo uniforme di famiglia in un dato luogo.” (1) La prof.ssa Duwe afferma con chiarezza che la Bibbia non conosce La famiglia e quanto agli esempi concreti di vita familiare nella Bibbia, salta all’occhio che essa spesso è segnata da tanta violenza, anche da parte di personaggi dichiarati “santi”. Lascio qui parlare la prof.ssa Duwe del Botswana che afferma: “Andavo quindi a studiare famiglie bibliche nella Bibbia ebraica e nel Nuovo Testamento per la loro pratica sessuale. Non ero tanto in cerca di leggi quali ‘non commettere adulterio o licenzia tua moglie’. Cercavo invece degli esempi di pratiche sessuali di famiglie bibliche. Ho letto di Abraamo e Sara e ho trovato che Abraaamo rese incinta la serva di Sara per poi licenziarla insieme al suo figlio Ismaele. famiglieHo letto di fuoco e pece caduti su Sodoma e Gomorra, e la famiglia di Lot che lasciava il luogo del disastro con la moglie che si girò. Ho letto di Lot, quel Lot ubriaco due volte che rese incinte le sue figlie in due notti consecutive. Ho letto di Giacobbe e delle sue due moglie con le rispettive serve. Ho letto del levita in Giudici 19 che ha dato la sua concubina per uno stupro di massa. Alla fine la taglia in 12 pezzi.” La Duwe continua raccontando Tamar, Davide e Betsabea, Salomone, Ester, Rut e Naomi per affermare che spesso le relazioni erano caratterizzate dalla violenza.

Proprio sulla questione della violenza interviene anche il prof. Crüsemann per tracciare una via verso un’ermeneutica biblica che dia un’idea di ciò che biblicamente si può dire sulle famiglie di oggi. Crüsemann parte nella sua analisi dal decalogo affermando che il suo centro qualitativo è il non uccidere attorno a cui sono proprio raggruppati due comandamenti dedicati alla famiglia. La famiglia come luogo in cui non si deve vivere la violenza. Parte da qui la tesi di Crüsemann secondo cui la Bibbia non disegna un’astratta istituzione della famiglia – e non si può quindi prendere la Bibbia per difenderla – ma parla di un processo di relazione. famiglieTogliendo il peso di dover parlare dell’istituto famiglia e di poter muoversi su un terreno di relazione si riesce ad affrontare più serenamente tutte le forme di famiglia incluse quelle fra persone dello stesso genere, di cui il prof. Jähnichen afferma: “Una volta appurato che la Bibbia non conosce la Famiglia e che la parola ‘famiglia’ oggi copre un vasto raggio di convivenze più o meno definite, non si capisce perché non integrare in esse anche le coppie omoaffettive. Ciò a più ragione di fronte al fatto che un’interpretazione seria della Bibbia non lo impedisce.”

La famiglia è…

A questo punto prende quindi forma e contenuto la definizione di famiglia data nel sopra citato documento della Chiesa della Westfalia: la famiglia è là dove delle persone vivono in solidarietà nel tempo e in modo intergenerazionale nella responsabilità reciproca.

Mentre l’analisi delle famiglie di oggi dimostra che in ogni continente si manifestano fenomeni simili, le risposte a questi fenomeni non trovano reazioni identiche. I due nodi principali sono la questione del divorzio e quella dei matrimoni di persone dello stesso genere. La delegazione dell’Indonesia per esempio, fa sapere che i divorziati vengono esclusi per un tempo dalla chiesa. In Bielorussia ci si impegna a tornare alla famiglia nucleare come pilastro della società.

Punto più discusso è la questione dei matrimoni gay. Effettivamente si può dire che in Europa solo alcune chiese hanno delle celebrazioni di benedizioni o hanno deciso che sono possibili, ancor meno chiese hanno trovato una liturgia. Infatti la chiesa ospite ha un modulo liturgico per una benedizione che si svolge all’interno dello studio del pastore con le persone interessate. Per molti però la questione rimane ostica e difficile da affrontare. famiglieDurante il convegno un gruppo di lavoro ha tentato di approfondire le ragioni che sembrano andare al di là della teologia, c’è qualcosa che mette in crisi il nostro profondo inconscio affrontando la questione.

Alla fine, con la definizione di un documento stilato dal listener-group, cioè dal gruppo di ascolto che ha seguito tutti i dibattiti dell’incontro, emerge:
In nessuna questione che affronta la famiglia e in particolare nella questione del divorzio e della famiglia gay non si trova una teologia dell’Europa occidentale contro tutti, la questione è più trasversale in tutte le chiese con delle sfaccettature diverse. Infatti la prof.ssa Duwe afferma che la famiglia deve essere il luogo di libertà e di libera scelta per quanto riguarda il genere, l’età, la classe, la religione, l’identità culturale e quella sessuale. Le chiese dell’Asia ne discutono apertamente e rispettano le decisioni delle chiese europee, ma affermano che non potrebbero tornare a casa con un documento che va molto nel profondo in materia gay, perché la discussione è troppo recente e sarebbe visto come una pressione.

Il clima è talvolta animato, non si parla però mai di scomunica reciproca. Tutte le domande vengono fraternamente affrontate, non si perde di vista di essere discepoli dello stesso Signore.

Concludo: you are not alone

E’ questo il motto che vorrei mettere per me su questo convegno. You are not alone [ndt: non siamo soli], ci sono delle famiglie, dei luoghi, talvolta molto diversi fra di loro, in cui noi viviamo i primi passi della socializzazione e della crescita. You are not alone, le chiese dovrebbero tenere conto della diversità delle famiglie e trovare degli strumenti per accompagnare loro nei momenti di crisi (cammino di relazione d’aiuto con chi vuole separarsi, liturgia per il divorzio) e nei momenti importanti (culti di benedizione gay, battesimi in cui famiglie mono-genitoriali trovano spazio senza sentirsi a disagio).

You are not alone. In tutto il mondo ci sono chiese e quindi sorelle e fratelli facenti parte della stessa famiglia, che insieme intendono camminare e affrontare sororamente anche delle questioni oggi molto delicate.

(1) Traduzione mia dal manoscritto del suo intervento: I believe there was never a time where there was one uniform type of family at any given place.

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SI VEDA ANCHE: Famiglie Plurali – Trasmissione TV “Protestantesimo” del 21 luglio 2014

Single, coppie etero, omosessuali, famiglie ricostruite, come sta cambiando la nostra società? Come è accolto e vissuto questo cambiamento nella comunità dei credenti?
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-222068b9-f095-4cac-b6bf-d45c87cf8d62.html