Un appello alle Chiese cristiane in Italia

Il 9 marzo scorso, in occasione della Giornata internazionale della donna, rappresentanti cattolici, protestanti e ortodossi, riuniti presso il Senato della Repubblica, hanno firmato un appello contro la violenza sulle donne elaborato da una commissione congiunta della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei) e dall’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale italiana (Cei). Un’iniziativa ecumenica che non ha precedenti e che vede l’adesione di numerose Chiese cristiane di diverse confessioni attive sul territorio nazionale.

L’idea – come ha raccontato la pastora Maria Bonafede in un’intervista al settimanale delle Chiese evangeliche, Riforma (2/3) – è nata durante lo scorso Sinodo della Chiesa valdese dall’incontro di mons. Mansueto Bianchi, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, e di don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio nazionale Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, con alcuni esponenti della Fcei e il moderatore della Tavola Valdese.

«Si è voluto sottolineare – ha spiegato Bonafede – il fatto che l’emergenza della violenza sulle donne, che si esprime soprattutto all’interno delle mura domestiche, è un problema sociale che riguarda tutti e quindi anche il mondo ecclesiastico, perché le Chiese hanno tanta parte nella formazione delle persone e possono esercitare una grande influenza sulla morale, i principi e il modo di condursi dei fedeli».

Di seguito il testo dell’appello lanciato il 9 marzo scorso.

La violenza contro le donne è un’emergenza nazionale. Ogni anno in Italia sono migliaia le donne che subiscono la violenza di uomini, ed oltre cento rimangono uccise. Il luogo principale dove avviene la violenza sulle donne è la famiglia: questo è un fatto accertato e grave.

Questa violenza interroga anche le Chiese e pone un problema alla coscienza cristiana: la violenza contro le donne è un’offesa ad ogni persona che noi riconosciamo creata a immagine e somiglianza di Dio, un gesto contro Dio stesso e il suo amore per ogni essere umano.

Il rispetto della vita e la pari dignità di ogni creatura sono beni al cuore della fede cristiana che ci invita ad abbattere i muri che discriminano, escludono, emarginano le donne. Come comunità cristiane rivolgiamo un appello alle istituzioni scolastiche ed educative, alle agenzie culturali e pubblicitarie, agli organi di stampa perché anch’esse promuovano un’immagine della donna rispettosa della sua identità, della sua dignità e dei suoi diritti individuali.

Ma soprattutto le comunità cristiane in Italia sentono urgente la necessità di impegnarsi in prima persona per un’azione educativa e pastorale profonda e rinnovata che da un lato aiuti la parte maschile dell’umanità a liberarsi dalla spinta a commettere violenza sulle donne e dall’altro sostenga la dignità della donna, i suoi diritti e il suo ruolo nel privato delle relazioni sentimentali e di famiglia, nell’ambito della comunità cristiana, così come nei luoghi di lavoro e più in generale nella società.

Continueremo a pregare, a predicare, educare ed agire per sradicare la pianta cattiva di culture, leggi e tradizioni che ancora oggi, in varie parti del mondo, discriminano la donna, non di rado avvilendola nel ruolo di un semplice oggetto di cui disporre.

Lo faremo annunciando che l’Evangelo che testimoniamo ci libera da ogni costrizione e ci fa tutti, uomini e donne allo stesso modo, creature dell’amore incommensurabile di Dio.

Metropolita Gennadios Zervos, Arcivescovo della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta
Mons. Siluan, Vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia
Archimandrita Antoniy Sevryuk, Segretario dell’Amministrazione delle Parrocchie del Patriarcato di Mosca in Italia
Mons. Anba Barnaba El Soryany, Vescovo della Chiesa Copta Ortodossa – Roma
Padre Tovma Khachatryan, Vicario Generale del Delegato Pontificio della Chiesa Armena Apostolica dell’Europa Occidentale
Mons. Mansueto Bianchi, Presidente della Commissione Episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso
Don Marco Yaroslav Semehen, Coordinatore Nazionale per gli ucraini cattolici di rito bizantino in Italia
Pastore Massimo Aquilante, Presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia
Venerabile Jonathan Thomas Boardman, Arcidiacono d’Italia e Malta, Cappellano della Chiesa Anglicana di Ognissanti in Roma
Reverendo Claudio Bocca, Chiesa Cattolica Nazionale Polacca degli Stati Uniti d’America e Canada