“In guerra per le materie prime” di B.Pavan

Beppe Pavan
Cdb Pinerolo, 25.2.13

E’ il titolo di un articolo apparso su La Stampa del 19 febbraio scorso.

Il titolo dice quello che solo i governanti-complici si ostinano a negare, spergiurando che le guerre si fanno per esportare la democrazia, per difendere le donne dai barbari taleban e per mille altri motivi nobilissimi…

Il sottotitolo solleva il velo sulla nudità del re: “L’industria tedesca rompe un tabù: impegno militare per accedere ai giacimenti”. I complici governanti sono smascherati: non potranno più nascondersi dietro foglie di fico parolaie.

L’occhiello svela il tabù: “Gli imprenditori vedono l’inasprirsi della competizione e chiedono aiuto a UE e NATO”.

Il modello competitivo patriarcale diventa una porta stretta… e, sgomitando, i competitori alzano la voce e tutti/e sentiamo cosa si dicono. Il “tabù” riguarda ciò che era indicibile finora: blood for oil, guerre per accaparrarsi le materie prime che non ci appartengono per diritto di suolo. Finché è stato possibile, si è fatto senza dirlo… ma adesso che la competizione si è fatta serrata, papà UE e mamma NATO sono invocati dai figli contro i prepotenti USA e Cina.

Per non restare tagliati fuori dalla “corsa all’oro”, di qualunque colore esso sia, non si può far altro che combattere. Se i e le giovani non vogliono un futuro da poveri disoccupati, comincino a guadagnarsi il pane facendo i soldati. Così gli industriali – quelli tedeschi sono solo i capifila: siamo in Europa, in fin dei conti… – potranno produrre ricchezza di cui tutti e tutte godranno. Almeno chi tornerà vivo/a e abbastanza sano/a dai vari fronti. Intanto loro si arricchiscono con le armi…

Mi verrebbe spontaneo ringraziare gli industriali tedeschi per aver scoperto le carte. Ma mi trattengo: avrebbe senso ringraziarli se tutto il mondo conoscesse questa loro dichiarazione. Io l’ho letta solo su La Stampa… non sarà una bufala del giornalista? Oppure è una tale ovvietà che non vale la pena perderci altro tempo? Il 19 febbraio era antecedente alle elezioni: qualche candidato/a ne ha parlato? O qualcuno è davvero ancora disposto a farsi s-governare da questi necrofili patriarchi, amanti solo della ricchezza e della morte?