Francia, l’ora di Laicità entra nella scuola pubblica

www.liberation.fr, traduzione di Belinda Malaspina

Il progetto di legge è stato presentato dal ministro dell’Istruzione. L’ora di Educazione morale e civica sarà introdotta nel 2015

A partire dal 2015 nelle scuole elementari e medie francesi sarà introdotta almeno un’ora alla settimana di “morale laica”, mentre alle superiori la disciplina prevede almeno 18 ore l’anno. Il ministro francese dell’Istruzione Vincent Peillon ha svelato il progetto destinato, secondo le sue parole, a far condividere i valori della Repubblica, ma che «non sarà assolutamente morale di Stato».

Il ministro ha negato qualsiasi legame con il dibattito sulla moralizzazione della vita politica che è seguito alla questione dei conti svizzeri segreti dell’ex ministro del tesoro Jérôme Cahuzac: «Si tratta di un momento molto atteso; ma non esistono legami con l’attualità».

Il futuro Consiglio nazionale per i programmi, organismo indipendente dal ministero, definirà la messa in opera dell’insegnamento della morale laica, che grazie al disegno di legge sulla riforma della scuola si chiamerà “educazione morale e civica”.

Ci saranno orari dedicati al nuovo insegnamento, ma senza aumentare il numero delle ore settimanali, e la materia sarà valutata da un rapporto redatto da Alain Bergounioux, storico e ispettore generale dell’educazione, Laurence Loeffel, professoressa di filosofia dell’educazione presso l’Università Lille-3, e da Rémy Schwartz, consigliere di Stato.

Gli scolari delle primarie potranno essere esaminati sulla capacità di argomentare e sul vocabolario che impiegano, anche attraverso una co-valutazione con gli insegnanti. Gli autori del rapporto auspicano di «fare dell’insegnamento della morale laica un progetto collettivo e interdisciplinare».

Secondo Bergounioux «a scuola attualmente si studiano molte materie, ma concepite senza una prospettiva interdisciplinare. Gli insegnanti non sanno cosa fanno gli altri». Il ministro Peillon ha dichiarato che «ci sarà naturalmente una materia dedicata, ossia gli allievi non faranno che morale laica per un’ora», ma non sarà una disciplina oggetto di concorsi per il reclutamento dei docenti.

Alla scuola primaria tale materia sarà svolta dagli insegnanti di ciascun istituto, nel quadro dell’autonomia pedagogica. Alla scuola secondaria l’insegnamento della morale laica passerà, come suggerito dal ministero, «attraverso un lavoro interdisciplinare». «Tutti i professori saranno formati sulla materia» per assicurarne l’insegnamento. «La morale laica è il contrario della morale di Stato: ogni cittadino deve costruire autonomamente il suo giudizio», ha sottolineato il ministro Peillon.

E l’insegnamento della laicità significa anche «il rispetto di tutte le convinzioni e le fedi. Una società non può vivere solo nella paura della punizione, ma deve avere una morale: cioè quello che viene da dentro, quello che ogni cittadino porta dentro», ha spiegato il ministro. La morale laica permetterà altresì di evitare «una finta laicità e le derive dello spirito di laicità» che spesso conducono, sempre secondo Peillon, ad «aggressivi malintesi».