La Preda Ringadora di B.Manni

Beppe Manni
Gazzetta d Modena, 12 ottobre 2013

In Piazza Grande a Modena c’è un monolito di marmo rosso di Verona di sei metri quadri sopraelevato da terra. E’ la Preda Ringadora, appena restaurata. Fu chiamata così in dialetto modenese perché qui si arringava il popolo e lo si informava sulle leggi comunali. Ma sulla pietra venivano anche legati ed esposti al ludibrio della gente il delinquente, colui che aveva in modo plateale infranto la legge.

Era un pulpito popolare che stava in mezzo tra il Duomo e il Palazzo Comunale. In chiesa il prete condannava all’inferno il peccatore, nel Palazzo il giudice dichiarava la colpevolezza del reo, sulla pietra veniva legato il colpevole e punito immediatamente. Il commerciante che aveva imbrogliato tarando le misure scolpite sul marmo delle absidi, legato a ‘culo nudo’ veniva colpito e sbeffeggiato dai modenesi per tre giorni.

Oppure al ladro veniva tagliata la mano destra, al debitore insolvente veniva comminata una serie di bastonate ecc. La esecuzione della pena era pubblica e umiliante, doveva servire come esempio per tutti; era una esibizione che risarciva immediatamente la parte lesa e nello stesso tempo serviva da dissuasore. Oppure chi era debitore lavorava per il creditore fino a quando… Poi dopo Beccaria e l’illuminismo si parlò, giustamente, di diritto del reo, di pene medicinali, di reinserimento nella società del condannato. Furono almeno ufficialmente eliminate le torture. Di fatto le carceri sono piene di detenuti in attesa di giudizio; assiepati in piccoli spazi, senza lavoro, alla scuola della delinquenza.

Nel bellissimo film le quattro giornate di Napoli di Nanni Loy un gruppo di ragazzi catturano un soldato tedesco, la gente lo vuole linciare, ma è un prigioniero e viene difeso dalla folla. Un napoletano chiede “Posso almeno dargli due calci nel culo?”.

Alle volte faccio un sogno.

I cittadini trovano tre ragazzi che sporcano per terra, che bruciano cassonetti che scardinano panchine: li prendono e dopo aver dato loro scappellotti e calcinculo, li fanno pulire aggiustare per tre giorni. Quattro maschi hanno stuprato una ragazza: vengono lasciati nudi sulla Preda Ringadora per una settimana. Un condomino non paga le rate: lo si fa pulire le scale e curare il verde finché non ha pagato.

Poi sognavo che i lavitola, gli scajola, i formigoni, i fede, i berlusconi, i bertoloaso, i tangentari, gli evasori, i mafiosi, gli scafisti, i mercanti di droga e di armi, gli inquinatori napoletani…che hanno rubato, violentato, sbeffeggiato i poveri, lucrato sulle disgrazie altrui, esibito ricchezze rubate. Che riescono sempre a eludere il giudizio dei tribunali attraverso coperture e denaro. E che in modo impudente si vantano e parlano per le loro TV.

Vedo in visione che sono stati privati delle loro guardie del corpo e mollati tra la gente per un giorno, con al collo un cartello che elenca le loro malefatte; per un giorno solo…al mese con l’obbligo di non ammazzarli. Che fossero messi alla gogna e allo sbeffeggio pubblico tra giovani disoccupati e cassintegrati. Non per vendetta ma per un piccolo e significativo risarcimento pubblico a soddisfazione nostra. Solo come anticipo. E poi consegnarli ovviamente alla Giustizia con i suoi tempi biblici.

Ma resta solo un bel sogno. Le galere continuano ad essere piene di poveri disgraziati e i veri colpevoli sono spesso liberi e insolenti.